Maurizio Zaccaro sale in cattedra "Cerco i nuovi talenti del cinema"

Il regista sarà docente ai corsi organizzati nell’accademia di Samuele Sbrighi a Santarcangelo

Maurizio Zaccaro sale in cattedra  "Cerco i nuovi talenti del cinema"

Maurizio Zaccaro sale in cattedra "Cerco i nuovi talenti del cinema"

Maurizio Zaccaro, regista, scrittore, sceneggiatore e direttore della fotografia, nonché vincitore di un David di Donatello per l’esordio alla regia nel 1992 con il film Dove comincia la notte, e del premio Solinas per L’articolo 2, s’appresta ad insegnare alla scuola di Santarcangelo di Samuele Sbrighi, con le sue lezioni di regia. A partire da ottobre, inizieranno infatti i corsi tenuti dal regista insieme a Federica Biondi, regista, Matteo Santi, montatore, e dallo stesso Samuele Sbrighi che con Emilia-Romagna Film WinterCamp, fino a maggio 2024, tutti i mercoledì e venerdì dalle 17 alle 20, al centro di cinema e teatro ‘La Valigia dell’Attore’, porteranno alla luce i talenti, aiutandoli nell’insegnamento con finalizzazione alla realizzazione di un film.

Zaccaro, cosa cerca nell’accademia Lvda di Sbrighi?

"Cerco non solo il talento, ma anche la credibilità della messa in scena. Chi vuole fare questo mestiere, o che almeno ci prova, deve avere autenticità e libertà di espressione. Sono queste le coordinate che dirigono il mio lavoro. Ho accettato l’invito di Sbrighi partendo da questo presupposto, consapevole del fatto che questa è una grande scuola per tutti, non d’élite e non riservata a chi può pagarsi corsi costosi, ma chi ha voglia di creare cinema ed emozioni".

Il legame tra lei e il cinema, amore a prima vista?

"Tutto è nato per caso. Mi ero iscritto alla Scuola di cinema di Milano in qualità di sceneggiatore, ma i posti erano completi. Era rimasto solo un posto alla regia e ho tentato".

Allievo di Olmi, che emozione è stata lavorare con il maestro?

"Ho imparato tanto da lui, osservavo e imparavo, sono stati anni felici. Lui diceva che ero come un bambino che andava per la prima volta sulle giostre. Un sodalizio, di vita e di mestiere, che si è concluso con il film Torneranno i prati".

È del 2013 il suo film documentario sul fiume Marecchia. Come mai ha scelto Il piccolo Mare per raccontare luoghi e persone?

"Perché il Marecchia è compagno silenzioso delle genti di Romagna, sa insegnare, sa essere carico di cultura e segreti che meritavano essere raccontati. La Valmarecchia è luogo di straordinaria bellezza, che attraverso il fluire dei giorni e delle stagioni descrive sensazioni, raccoglie emozioni".

Sul Montefeltro ha girato anche un’importante fiction.

"I luoghi della Romagna sono pieni di poesia, amo l’entroterra romagnolo, per me fonte di grande ispirazione. Qui ho girato Al di là delle frontiere con una grande Sabrina Ferilli, una storia di guerra di grande impatto emotivo. Un ricordo, nitido, vibrante. Spero sempre che possa ripetersi una magia del genere e chissà che attraverso la scuola di Sbrighi non si possa realizzare un film, magari girato qui".

Rosalba Corti