Minaccia di morte la compagna: allontanato

Il 50enne riccionese indagato per maltrattamenti è accusato anche di costringere la donna a spogliarsi per controllarle l’intimo .

Minaccia di morte la compagna: allontanato

Minaccia di morte la compagna: allontanato

Costanti umiliazioni, aggressioni verbali e fisiche, fino a vere e proprie minacce di morte come: "Vengo lì e vi sgozzo a tutti! Vi ammazzo". Sarebbe questo l’inferno che una donna riccionese è stata costretta a subire da parte del compagno 50enne da dopo la nascita della loro figlia, nel 2019. Da qui sarebbero nati infatti i primi problemi di coppia tra i due. Verso la minore l’uomo infatti avrebbe manifestato sin da subito una forte gelosia, ostacolando anche ogni contatto con la famiglia della madre, pretendendo che nessuno dei suoi familiari la andasse a trovare, generando così la serie di litigi. Incipit di un’escalation di violenza che ha portato la donna, esasperata dai malrattamenti posti in atto dal 50enne a querelare l’uomo ai carabinieri della compagnia di Riccione alla fine di aprile.

Una denuncia da cui ora è scaturita nei confronti dell’indagato per maltrattamenti la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, emessa nei giorni scorsi dal gip Raffaella Ceccarelli, dopo che anche il 5 maggio scorso da parte del 50enne sarebbero arrivate altre minacce di morte nei confronti della donna, seguite a numerosi messaggi persecutori, maturate stando alle ricostruzioni sempre a partire dalla gestione della loro bambina piccola.

Questo l’epilogo di un dramma che nell’ultimo anno ha portato la donna vittima dei maltrattamenti a vedersi rifilare in più occasioni sputi sul viso, spinte e persino litigi furiosi durante i quali ad aprile il 50enne, impugnando un coltello tra le mani le avrebbe anche urlato: "Quale tenda taglio prima? Perché spacco tutto", prima di rivolgersi anche alla madre della vittima dicendole: "Vi dovete vergognare di come avete cresciuto vostra figlia". Apice di prostrazioni messe in atto dall’uomo, nella cui occasione sempre impugnando il coltello il 50enne riccionese avrebbe anche rivolto la propria furia sui mobili della loro abitazione. E ancora, la presunta ossessione dell’indagato sarebbe arrivata a spingerlo persino a frugare nei cassetti dell’intimo della donna, domandandole perché avesse comprato alcuni reggiseni e slip o obbligandola a spogliarsi per mostrargli cosa stesse indossando.