Morì sotto bancale bottiglie acqua, gestore supermercato assolto

I fatti nel Riminese nel 2022. Il legale rappresentante era accusato di omicidio colposo. La vittima aveva 47 anni

Le bottiglie d'acqua al supermercato Diamante di Cattolica (Foto Migliorini)

Le bottiglie d'acqua al supermercato Diamante di Cattolica (Foto Migliorini)

Cattolica, 24 maggio 2024 – Il legale rappresentante della società che gestisce il supermercato Conad 'Diamante' di Cattolica è stato assolto dal giudice Alessandro Capodimonte, perché il fatto non sussiste. Era a processo per la morte di un 47enne travolto da un bancale di acqua minerale, lo scorso 19 aprile del 2022, giorno di Pasquetta. La Procura della Repubblica di Rimini aveva chiesto la condanna a 6 mesi di reclusione per omicidio colposo.

Cosa successe

Un 47enne riminese, residente alle case popolari, morì colpito dalla caduta di un intero bancale di acqua minerale, 280 tonnellate di peso, in un tentativo di furto al Conad 'Diamante' di Cattolica. Il corpo della vittima fu rinvenuto solo all'indomani da un dipendente del supermercato che non poteva credere di aver trovato un cadavere nel retro della struttura. Secondo la Procura, il responsabile del punto vendita, non aveva adeguatamente valutato la situazione di potenziale pericolo determinata dall'accatastamento di più bancali d'acqua in una zona accessibile a chiunque, ovvero nella parte esterna del supermercato sul retro, vicino al parcheggio. All'amministratore si contestava anche la mancata predisposizione di cartelli idonei a segnalare il potenziale pericolo e quindi il rischio di caduta dall'alto.

Rilevato dalla Procura anche un concorso di colpa della vittima, che quella notte ruppe la pellicola che avvolgeva il pallet inferiore per poi prelevare tre confezioni di acqua dall'ultima fila del bancale. L'avvocato Massimo Vico, legale della famiglia della vittima, costituitasi parte civile, aveva chiesto un risarcimento danni da un milione di euro. Contro la sentenza, le cui motivazioni saranno depositate entro il 23 agosto, probabilmente ci sarà appello. Secondo la difesa della società esercente il punto Conad 'Diamante', l'avvocato Gian Paolo Colosimo, il giudice non ha ritento vi fosse un "nesso causale tra le condotte astrattamente riferibili alla gestione aziendale e l'evento luttuoso".