Multe ai genitori no vax: "Accolti alcuni ricorsi"

L’ordinanza del sindaco aveva sospeso i bambini non in regola con gli obblighi

Multe ai genitori no vax: "Accolti alcuni  ricorsi"

Multe ai genitori no vax: "Accolti alcuni ricorsi"

Scuola e obbligo vaccinale: un tema diventato scottante, specialmente negli ultimi anni. Aveva fatto discutere non poco l’ordinanza firmata nell’aprile del 2019 dall’allora sindaco Andrea Gnassi che aveva imposto un giro di vite alle famiglie dei minori non in linea con obblighi vaccinali previsti dalla legge Lorenzin. Un provvedimento con cui di fatto si vietava l’accesso accesso ai servizi educativi e alle scuole per l’infanzia comunali, privati e statali di bambine e bambini i cui genitori non avessero presentato la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie per legge. Una misura accompagnata da un vespaio di polemiche e persino da minacce di morte indirizzate all’ex primo cittadino Gnassi. Alcuni genitori avevano dato battaglia fin da subito, impugnando l’atto davanti al Tar, che però aveva respinto il ricorso. Un aspetto particolarmente controverso di quell’ordinanza era legato alle sanzioni pecuniarie: l’ordinanza infatti prevedeva una multa di 50 euro per ogni giorno di frequenza della scuola in violazione della sospensione.

Nel corso dei mesi, alcuni genitori – inadempienti all’obbligo – avevano totalizzato multe per centinaia o migliaia di euro: qualcuno è arrivato persino ad accumulare sanzioni per quasi 5mila euro. Alcuni di loro si erano però opposti alle sanzioni, rivolgendosi al giudice di pace di Rimini. Una ventina, all’incirca, erano stati i ricorsi contro le ingiunzioni di pagamento: una decina sono già arrivati a conclusione, mentre i rimamenti sono ancora in attesa di un pronunciamento del giudice. Alcune famiglie, nel portare avanti la loro battaglia contro l’ordinanza del sindaco Gnassi, avevano deciso di affidarsi a dei legali, tra cui l’avvocato Martina Montanari del foro di Rimini. "I casi arrivati all’attenzione del giudice di pace erano molto diversi l’uno dall’altro – spiega il legale –. Per questo è stato necessario compiere delle valutazioni approfondite su ciascuna situazione. I ricorsi hanno avuto esiti differenti. Talvolta il giudice ha accolto il ricorso annullando le multe, mentre in altri casi le istanze sono state respinte. Nel giugno del 2023, ad esempio, il tribunale ha accolto il ricorso dei genitori di due minori che, a causa di alcuni problemi di salute certificati dallo stesso pediatra, non avevano potuto sottoporsi alla vaccinazione: le loro motivazioni sono state ritenute fondate dal giudice che ha di fatto revocato la sanzione pecuniaria del Comune".