Nel menù dei ristoranti c’è il "piatto del Cuore"

Gara di solidarietà per il Centro21 nata da un’idea di Massimo Pironi. Per ogni pietanza venduta una quota verrà devoluta alla cooperativa.

Nel menù dei ristoranti   c’è il "piatto del Cuore"

Nel menù dei ristoranti c’è il "piatto del Cuore"

Un piatto non dà emozioni se non è fatto con il cuore. Quindici ristoranti a Riccione hanno deciso non solo di metterci l’anima, ma di farlo aiutando con le proprie pietanze i ragazzi di Cuore21. L’iniziativa non poteva che chiamarsi ‘Piatto del Cuore’. Chi ha aderito al progetto si è impegnato a inserire nel proprio menù un ‘Piatto del cuore’, nome e logo richiamato oltre che sul menù anche sulle tovagliette. Gli staff dei locali daranno informazioni e materiale cartaceo ai turisti incuriositi, così che possano approfondire e conoscere cos’è e chi sono i ragazzi di Cuore21. Per ogni pietanza venduta viene stabilita una quota che il ristorante a fine stagione donerà alla cooperativa. Il progetto vede in prima linea Cna, che si è attivata per mettere a sistema un’idea nata alcuni anni fa. Era il 2016 e a una persona venne in mente che attraverso i piatti dei ristoranti si poteva aiutare e divulgare la bellezza dei ragazzi di Cuore21. Dopo quella prima esperienza a cui parteciparono per cinque ristoranti, alcuni tra questi decisero di assumere i ragazzi della cooperativa. Ad avere avuto quell’idea fu Massimo Pironi. Oggi si riparte da dove ci si era fermati. I ristoranti che hanno aderito sono: Alba, Allotria da Tonino, Cristallo, Birrodromo, Cavalluccio Marino, L’Estro, La Fattoria, Gambero Pazzo, da Gher, Kiosquito, Manna, Malto, Osteria Riccione Piadina, Pastrocchio e Tacabanda. "Il progetto vuole dare valore al concetto di collaborazione tra realtà diverse – dice Cristina Codicè presidente di Cuore 21 -. Si uniscono mondi diversi con reciproci benefici per la capacità di contaminarsi". Oltre al sostegno economico, il fulcro del progetto sta nella conoscenza di quanto i ragazzi con sindrome di down o disabilità intellettiva di Cuore21 sono in gradi di fare e dare per gli altri. "Diversi tra quelli che hanno aderito alla prima edizione oggi sono ancora qui perché hanno scoperto una realtà capace di essere coinvolgente con energia positiva - aggiunge Codicè -, ciò ci è testimoniato anche dalle aziende che hanno nel loro staff i nostri ragazzi per una scelta consapevole e non per obblighi normativi". Cna da tempo è vicina a Cuore 21 e sottolinea "l’attenzione e la sensibilità di imprenditori che hanno compreso il valore di un progetto inclusivo come questo - spiega il direttore Davide Ortalli -. La prossima sfida è quella di animare ulteriormente con le nostre imprese la cucina didattica che abbiamo donato nei mesi scorsi a Cuore 21". Soddisfatta la sindaca Daniela Angelini che ha ricordato l’inizio del progetto nel 2016 quando Pironi era sindaco e la Angelini segretaria di Cna. con Pironi. "Essere oggi qui a raccogliere quell’eredità è per me importante ed emozionante".

a.ol.