Nessun ricorso al Consiglio di Stato. Le ex colonie restano al Comune

Il Comune di Riccione non farà ricorso contro la sentenza del Tar che gli ha permesso di riacquisire il diritto d'uso delle colonie Reggiana e Adriatica Soliera Carpi. Il curatore fallimentare ha confermato che non presenterà alcuna opposizione. Si prevede la vendita delle colonie o il loro riutilizzo come strutture ricettive o per sviluppare temi ambientali e sportivi.

Nessun ricorso al Consiglio di Stato. Le ex colonie restano al Comune

Nessun ricorso al Consiglio di Stato. Le ex colonie restano al Comune

Contro la sentenza del Tar, che il mese scorso ha permesso al Comune di Riccione di riacquisire il diritto d’uso di superficie delle colonie Reggiana e Adriatica Soliera Carpi, non si farà alcun ricorso al Consiglio di Stato. Il verdetto era stato schiacciante, ma nonostante tutto non si escludeva un proseguo della battaglia legale. Così, nell’incertezza, il curatore fallimentare, dopo la pubblicazione della sentenza, aveva presentato istanza al giudice di competenza per capire se porre la parola fine sull’annosa vicenda o se tentare di giocare un’ultima carta. Il parere è stato negativo. La conferma arriva dallo stesso curatore: "non faremo alcuna opposizione".

Nel frattempo, sempre su autorizzazione del giudice, era già stata annullata l’asta sul diritto di superficie delle due ex colonie, quella fissata per martedì scorso, che faceva seguito a quella tenutasi in ottobre, andata deserta. Tutto questo ha fatto seguito al fallimento della società Kyron alla quale diciassette anni fa era stato concesso il diritto di superficie della Reggiana e della Adriatica Soliera Carpi per realizzare Futurismo, un progetto che tra complessi alberghieri, parco e perfino un tunnel per interrare il traffico sotto viale D’Annunzio, ha fatto sognare la città. A questo punto il curatore annuncia "esperimenti di vendita", quindi aste, su altri beni dello stesso fallimento, ossia su un terreno e sul complesso della colonia Savioli. Prima però andrà fatta una nuova perizia per sottrarre i valori degli altri beni riacquisiti dal Comune. A presentare ricorso era stata l’amministrazione che con voto favorevole unanime del consiglio comunale aveva annullato la convenzione con la società Kyron, l’atto però non era stato ritenuto idoneo dalla Conservatoria per i contratti. Che ne sarà ora delle due cattedrali nel deserto, dalle quali dipenderà il futuro del Marano? Il Comune ha già delle idee: per l’Adriatica Soliera Carpi pare profilarsi la vendita, mentre per la Reggiana si pensa a un riutilizzo come struttura ricettiva o nella quale sviluppare temi ambientali e sportivi.

ni.co.