Nuove telecamere in arrivo in otto Comuni della provincia

Nuove telecamere di sorveglianza saranno installate in otto Comuni della provincia di Rimini per potenziare la sicurezza urbana, approvate dal Comitato presieduto dal prefetto Padovano. L'obiettivo è prevenire il crimine e migliorare il controllo del territorio.

Nuove telecamere in arrivo in otto Comuni della provincia

Nuove telecamere in arrivo in otto Comuni della provincia

Si rafforza il ’Grande Fratello’ nella provincia di Rimini. Sono in arrivo nuove telecamere di sorveglianza in otto Comuni del Riminese che andranno ad implementare e potenziare i sistemi già presenti. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Rosa Maria Padovano, ha verificato ed approvato i progetti per il finanziamento dei sistemi di videosorveglianza urbana presentati, a seguito del bando ministeriale anno 2023, da otto Comuni della provincia di Rimini: Coriano, Gemmano, Montecopiolo, Montescudo-Montecolombo, Novafeltria, San Clemente, Talamello, Verucchio. Nel far scattare il semaforo verde per i progetti, il prefetto ha manifestato "apprezzamento nei confronti dei sindaci e dei rappresentanti dei Comuni per le proposte progettuali, che si aggiungono alle analoghe iniziative presentate dai Comuni di Rimini, Bellaria-Igea Marina, Misano Adriatico e Sassofeltrio, con riferimento al bando ministeriale anno 2022".

L’approvazione è l’atto finale di una procedura avviata con la preliminare sottoscrizione dei "Patti per l’attuazione della Sicurezza Urbana" tra il prefetto e i sindaci dei Comuni, seguita dalla presentazione dei menzionati progetti oggetto di valutazione tecnico operativa da parte delle forze dell’ordine rispetto ai parametri e ai requisiti vigenti in materia. Come chiarito dalla Prefettura, "i progetti di videosorveglianza presentati sono stati ritenuti meritevoli di attenzione, in quanto rapportati alla effettiva esigenza di sicurezza del territorio". L’obiettivo delle nuove telecamere, ha rimarcato il prefetto Padovano, è quello di contribuire, "con funzione di deterrenza, alla prevenzione dei fenomeni criminosi, e favorendo un ulteriore impulso alla gestione del controllo del territorio in un’ottica di sicurezza partecipata e integrata con le forze dell’ordine".