REDAZIONE RIMINI

Pesca a strascico, è caos "Non vogliamo limitazioni"

Domani la protesta della marinerie contro il Piano dell’Unione europea. Annunciata una serie di iniziative promosse da cooperative, imprese e lavoratori.

Pesca a strascico, è caos "Non vogliamo limitazioni"

Ci risiamo. E’ancora burrasca al porto. Per scongiurare il rischio di parziale sparizione - dalle tavole del pesce fresco dell’Adriatico - le marinerie dell’Emilia Romagna si ritrovano a Rimini per protestare contro il piano Ue. Domani nuova manifestazione di protesta. Dopo la botta dei danni causati dall’alluvione, la marineria torna al fronte per combattere contro l’Unione europea. Ovvero, contro l’annunciato taglio drastico delle aree di mare dedicate alla pesca a strascico. Che è il ’core business’ della flotta riminese. Dopo la manifestazione di protesta rumorosissima del 7 maggio, con le sirene dei pescherecci ormeggiati al porto che a mezzogiorno hanno suonato la... carica, le associazioni di categoria annunciano il bis. A partire dalle 11,30 di domani tutte le marinerie dell’Emilia Romagna manifesteranno a Rimini davanti alla Capitaneria di Porto, in via Destra del Porto. Tutte le marinerie italiane si mobilitano in contemporanea per ribadire il proprio ’no’ al Piano d’azione Ue "che impone una serie di misure dirompenti per l’assetto del settore", spiegano i rappresentanti sindacali dei pescatori.

Per domattina è annunciata "una serie di iniziative promosse dal mondo della rappresentanza di cooperative, imprese e lavoratori Agci Agrital, Confcooperative FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare, Coldiretti Impresapesca, Federpesca, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila Pesca".

I rappresentanti delle associazioni e dei sindacati di settore che aderiscono, i presidenti delle Cooperative della pesca saranno presenti per illustrare le motivazioni della protesta. "Se dovessero passare le restrizioni previste dall’Unione europea – ha spiegato Massimo Bellavista, responsabile pesca e acquacoltura Emilia Romagna di Legacoop – subiremo un’ulteriore tagliola per il settore". Tradotto in numeri, secondo il sindacalista saranno "a forte rischio cento pescherecci a strascico che operano nei porti della nostra regione, di cui quasi una cinquantina nel Riminese, con drammatiche conseguenze per i pescatori e le loro famiglie". Non solo. A rischiare grosso sarebbe l’intera filiera, comprese le forniture di pesce fresco ai ristoranti. "La politica comunitaria sulla pesca dovrebbe essere una politica che unisce i pescatori e che li renda orgogliosi dell’Ue – conclude Bellavista – ma al contrario si è trasformata in una politica di restrizioni e di privazione dei diritti civili".