Più verde in città e nuovi spazi per i ragazzi. La Riccione del futuro progettata dagli studenti

120 studenti del liceo Volta-Fellini e dell'alberghiero Savioli hanno progettato una Riccione più verde e sostenibile per affrontare il cambiamento climatico. La giunta ha approvato i risultati del progetto Superr, che sarà utilizzato per la strategia del piano urbanistico generale. Gli studenti hanno sottolineato l'importanza di proteggere e valorizzare la natura e le infrastrutture verdi e blu, nonché il riuso degli edifici dismessi e la mobilità attiva.

Più verde in città e nuovi spazi per i ragazzi. La Riccione del futuro progettata dagli studenti

Più verde in città e nuovi spazi per i ragazzi. La Riccione del futuro progettata dagli studenti

Valorizzare la natura negli spazi urbani aumentando e qualificando le infrastrutture verdi ed anche blu, legate al mare, per saper fronteggiare la sfida del cambiamento climatico. È la Riccione pensata e progettata da 120 studenti tra i 16 e i 19 anni del liceo Volta-Fellini e dell’alberghiero Savioli che hanno partecipato al progetto Superr, la scuola di urbanistica partecipata per il piano urbanistico generale. Gli esiti di Superr sono stati approvati dalla giunta. Il documento di sintesi, frutto degli elaborati dei ragazzi e delle ragazze, verrà assunto come base nella stesura della strategia del futuro Pug, piano urbanistico generale. "Tra i temi emergenti – spiega l’assessore Christian Andruccioli – è venuta fuori con forza dai ragazzi la necessità di tutela e valorizzazione della natura e delle infrastrutture verdi e blu, per una città sana e a prova di clima, a partire dal Rio Melo e dal Rio Marano e dai grandi parchi cittadini della Resistenza, Olivetani, Arboreto Cicchetti e Agolanti, senza dimenticare il verde di quartiere come a San Lorenzo". Altro obiettivo "la rigenerazione urbana e il riuso degli edifici dismessi a partire dalle ex colonie marine". Centrale "il tema degli edifici scolastici e pubblici e della mobilità attiva, ovvero gli ingressi delle scuole e gli spazi aperti da immaginare e ripensare come piazze, giardini e aree attrezzate".