Pubblico impiego, il rinnovo del contratto è dietro l’angolo

"Dopo una fitta serie di incontri ci aspettiamo che l’Esecutivo dia la disponibilità a trovare una intesa". Lo aveva detto poco più di un mese fa il segretario della Federazione Pubblico impiego della Csdl, Antonio Bacciocchi. Ora quel giorno sembra arrivato. Ieri, infatti è arrivato il via libera dell’Attivo dei quadri. Csdl, Cdls e Usl hanno quindi il mandato per firmare la proposta del governo sul rinnovo del contratto Pubblico impiego, fermo ormai da anni.

Oltre all’aumento del 6% in tre anni, viene definito il nuovo regime normativo e retributivo che uniforma il trattamento per tutti i dipendenti del settore pubblico allargato. Tra le novità l’ampliamento della possibilità di richiedere il part-time per motivi personali o l’aspettativa anche per i dipendenti precari, la rivisitazione delle incompatibilità e la definizione del nuovo regime normativo e retributivo. Oltre ai giorni di ferie avranno una rimodulazione più equa rispetto a quanto avviene oggi, superando le disparità che per anni hanno differenziato i dipendenti inquadrati nel contratto privatistico rispetto a quelli in ruolo. Ora l’ultima parola, cioè l’approvazione definitiva spetterà alle Assemblee dei lavoratori, in programma a dicembre. Un passo deciso verso il rinnovo di quel contratto che i sindacati chiedevano da tempo considerando che l’ultimo accordo sottoscritto risaliva al 2009, la bellezza di 14 anni fa.