Ragazza morta nel fiume. L’ultimo abbraccio con l’amica: "Ti ricorderò per sempre"

La 25enne Michela Lazzaretti era con una collega che ha cercato di salvarla liberandola dall’abitacolo della macchina finita fuoristrada a Savignano.

Ragazza morta nel fiume. L’ultimo abbraccio con l’amica: "Ti ricorderò per sempre"

Ragazza morta nel fiume. L’ultimo abbraccio con l’amica: "Ti ricorderò per sempre"

Ha lottato fino all’ultimo, come una leonessa, nel letto melmoso fiume Rubicone. In tutti i modi possibili, ha cercato di liberare l’amica e collega dall’abitacolo della macchina cappottata che sempre più rapidamente si stava riempendo d’acqua. A sganciare la cintura e a strappare Michela Lazzaretti, 25 anni, dalle braccia della morte. Non l’ha abbandonata, nemmeno in quegli ultimi, drammatici istanti. Alice Giaquinto, 28 anni, è la ragazza sammarinese sopravvissuta al drammatico incidente avvenuto domenica scorsa, attorno alle 19.30, a Savignano sul Rubicone, tra le frazioni di Fiumicino e Capanni, in quella doppia curva a gomito maledetta. Lì dove la Chevrolet Matiz guidata da Michela ha sbandato ed è uscita di strada, ribaltandosi dopo aver sbattuto contro il terrapieno. Una corsa terminata nel fiume, che in quel punto è profondo più di due metri. La vettura si è inabissata rapidamente. Dopo essersi liberata dalla cintura, Alice – che si trovava sul sedile del passeggero – ha chiamato più e più volte l’amica. Quest’ultima però aveva perso conoscenza, forse a causa dell’urto. Sarà ora l’autopsia a stabilire se il decesso sia stato causato dalla violenza dell’impatto oppure sia sopraggiunto per annegamento. Nonostante lo spavento, Alice ha cercato disperatamente di salvare l’amica.

Dopo averla chiamata per nome, ha tentato di sganciare la sua cintura. Poi, visto che l’acqua stava ormai per sommergerle, è uscita dall’abitacolo passando attraverso il finestrino abbassato. Non ha raggiunto subito la terraferma, ma è rimasta lì, accanto all’amica e alla macchina che affondavano, immergendosi un paio di volte nell’acqua torbida e limacciosa, sperando in un miracolo, cercando di tendere la mano all’altra ragazza. Per Michela – figlia di Giancarlo Lazzaretti, candidato sindaco della lista 3V di Verucchio – non c’è stato purtroppo nulla da fare. Lei e Alice lavoravano al panificio ’Il Salice’ di San Marino. Non erano soltanto delle colleghe, ma qualcosa di più: delle vere amiche. "La nostra amicizia è nata piano piano grazie ad una complicità inimmaginabile – scrive la 28enne, che nel frattempo è stata dimessa dall’ospedale Bufalini di Cesena, ma è ancora sotto choc –. Mimì era una ragazza fantastica, forte, dolce, sempre piena di affetto da regalare. La ricorderò per sempre come ricorderò per sempre il nostro ultimo abbraccio, bello e di pura semplicità".

Lorenzo Muccioli