Restauro terminato. Scongiurati gli allagamenti, rinasce Porta Galliana

Riconsegnata ai riminesi nel pieno della sua bellezza uno dei gioielli della città. L’intervento sarà completato con il posizionamento di alcuni totem descrittivi.

Restauro terminato. Scongiurati gli allagamenti, rinasce Porta Galliana

Restauro terminato. Scongiurati gli allagamenti, rinasce Porta Galliana

Ha accompagnato la storia di Rimini dal 1200 a.c. e ora Porta Galliana può dirsi restituita ai cittadini perfettamente recuperata. È stato completato infatti il restauro conservativo dell’unica porta cittadina medievale ancora integra e in parte visibile della città. È stata oggetto di un primo e articolato intervento di valorizzazione già due anni fa, quando è stata di fatto riconsegnata ai riminesi al termine di un articolato intervento di valorizzazione dell’area archeologica. Poi, negli ultimi mesi, l’antica porta medievale è stata al centro di ulteriori interventi, progettati e realizzati sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti. "I lavori – spiega l’amministrazione – sono stati pensati con l’obiettivo di perfezionare il restauro conservativo già eseguito, mettendo ulteriormente in protezione le murature in laterizio della Porta e intervenendo sulle superfici che rimasero a contatto con il terreno durante i secoli in cui il monumento rimase interrato". Oltre agli interventi di restauro, sono stati portati a termine quelli sull’impianto fognario esistente, per garantirne la totale efficienza in caso di eventi meterologici estremi che potrebbero dar vita ad allagamenti. L’intervento sarà completato nelle prossime settimane con il posizionamento di alcuni totem descrittivi che racconteranno a passanti e visitatori la storia della Porta e gli interventi che si sono susseguiti negli anni fino ad oggi per restaurarla. Costruita nel Duecento a collegamento della città con la zona del porto lungo il fiume Marecchia, era parte della cinta muraria difensiva dovuta all’ampliamento della città in epoca federiciana (secolo XIII). Nel XV secolo fu restaurata da Sigismondo Pandolfo Malatesta, mentre nel XVI secolo fu chiusa e sostituita con un torrione.