Riempie di botte la moglie e la obbliga a mettere il velo. La Procura chiede il processo

Un 55enne magrebino è accusato di maltrattamenti e violenza sessuale .

Riempie di botte la moglie e la obbliga a mettere il velo. La Procura chiede il processo

Riempie di botte la moglie e la obbliga a mettere il velo. La Procura chiede il processo

Botte, strattoni e minacce. Questa la ‘punizione’ inflitta da un magrebino di 55 anni alla moglie. L’unica colpa della donna: non aver indossato il velo. Ma lo straniero sarebbe persino arrivato al punto di trattare la connazionale come una vera e propria schiava sessuale. Pretendendo da lei rapporti sessuali non consenzienti. In caso di rifiuto, non avrebbe esitato a puntarle contro un coltello. "O fai sesso con me o ti faccio del male". Il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, titolare dell’inchiesta, ha presentato una richiesta di rinvio a giudizio a carico del 55enne, difeso dall’avvocato Pasquale Fistetti. Richiesta che dovrà ora essere sottoposta all’esame del gup nel corso dell’udienza preliminare. E’ una vicenda di amore tossico, soprusi e vessazioni in ambito familiare quella scoperchiata dai carabinieri che si sono occupati delle indagini dopo aver raccolto la denuncia della povera vittima.

Una storia cominciata molti anni addietro, quando la coppia viveva ancora nel paese di origine. Già allora il 55enne aveva fatto ricorso alla violenza. Spaventata, la donna aveva deciso di tagliare i ponti con l’uomo e di rifarsi una vita in Italia, portando con sé anche i figli. Un sogno che però si è trasformato in un incubo nel luglio scorso, quando il 55enne è arrivato in Italia per trascorrere le vacanze. Subito si è messo alla ricerca della moglie, scoprendo dove abitava. Le ha chiesto ospitalità per alcuni giorni, in cambio della promessa di non azzardarsi a mettere le mani su di lei e a patto di non avere rapporti sessuali. Una volta rientrato sotto il tetto coniugale, tuttavia, i comportamenti aggressivi e vessatori sono ricominciati, in maniera forse ancora più crudele di prima. Nuove minacce e aggressioni per i motivi più stupidi e banali. Come il rifiuto della donna di indossare regolarmente il velo.

Un’escalation che alla fine ha portato la poveretta a decidere di trasferirsi dai parenti. Fatte le valigie, la donna stava per lasciare l’appartamento. Il marito però, intuendo le sue intenzioni, è riuscito a bloccarla e le ha ordinato di soddisfare le sue ‘voglie’. Per farle capire che non scherzava, è andato in cucina e ha afferrato un coltello, spingendola poi contro il muro, fino a quando la malcapitata non è stata costretta a sottostare al suo volere. Le ipotesi accusatorie a carico dell’indagato – già sottoposto al divieto di avviciinamento alla vittima dal giudice delle indagini preliminari – sono quelle di maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza sessuale.