Rivoluzione sanitaria, ecco il nuovo Cau

Ha inaugurato ieri a Santarcangelo il centro per l’assistenza-urgenza. E l’Ausl replica al sindacato: "Falsità per interessi corporativi"

Rivoluzione sanitaria, ecco il nuovo Cau

Rivoluzione sanitaria, ecco il nuovo Cau

Tanto tuonò che infine inaugurò. E non c’è diffida che tenga nell’ostacolare la decisione della Regione in primis e quindi dell’Ausl Romagna nell’inaugurare, ieri a Santarcangelo, il nuovo e secondo Cau della provincia dopo quello di Cattolica. Il centro per l’assistenza e urgenza si trova presso l’Ospedale Franchini in Via Pedrigone 3 ed è attivo sette giorni su sette, 24 ore su 24: all’interno vi opera un medico di assistenza primaria qualificato in collaborazione con l’infermiere esperto nella gestione di problemi sanitari urgenti. E la dotazione di personale sarà determinata in relazione ai volumi di attività.

Un primo passo della rivoluzione sanitaria anche in Valmarecchia a cui seguirà, non senza polemiche, il secondo step rappresentato dall’apertura del Cau anche a Novafeltria, in programma il 29 gennaio prossimo. Una prospettiva che in questi giorni continua a tenere banco nel braccio di ferro di diffide e repliche tra il sindacato Snami e il suo presidente provinciale Pietro Pesaresi e l’Ausl Romagna, con lo stesso direttore generale Tiziano Carradori che ha replicato: "Per perseguire i particolari interessi corporativi non c’è bisogno di dire falsità e procurare così ingiustificato allarme nella popolazione – ha detto Carradori indirizzato al presidente dello Snami –. Con l’attivazione aggiuntiva del Cau il 29 gennaio, il Punto di Primo Intervento di Novafeltria è confermato intonso, al pari di quelli di San Piero in Bagno e Santa Sofia".

Il direttore del distretto di Rimini Mirco Tamagnni invece ha sottolineato come "I sopralluoghi dei tecnici Ausl Romagna a Novafeltria sono settimanali considerando i lavori in corso con importanti investimenti già

in più occasioni rappresentati. Nel mese di dicembre i sopralluoghi hanno avuto anche l’obiettivo di verificare gli spazi del nuovo Cau ed è stata evidenziata l’opportunità, considerando anche il periodo influenzale, di migliorare i flussi di gestione dei pazienti. Per tale motivo si è convenuto di aprire una porta di comunicazione fra l’area del PPI e il locale attiguo, utilizzato temporaneamente per la sosta e l’osservazione di tali pazienti, favorendo così la gestione assistenziale degli stessi e incrementando definitivamente quindi il PPI di un locale con ben 4 postazioni di osservazione per pazienti barellati, oltre ai locali già previsti da accreditamento". Ed è proprio per diradare i dubbi legati al futuro Cau di Novafeltria e contestuale chiusura dell’ambulatorio di guardia medica che domani lo stesso assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini sarà nel comune dell’Alta Valmarecchia anche per rispondere agli interrogativi sollevati dal comitato "Giu le mani dall’Ospedale di Novafeltria".