Sala scommesse rimane chiusa dopo la sentenza

Il Consiglio di Stato respinge ricorso su sala scommesse a Rimini, confermando chiusura decisa dal Comune dopo controversie legali.

Sala scommesse rimane chiusa dopo la sentenza

Sala scommesse rimane chiusa dopo la sentenza

Braccio di ferro sulla localizzazione di una sala scommesse. Il Consiglio di Stato, con sentenza depositata lo scorso 27 febbraio, ha respinto il ricorso che era stato avanzato dalla società titolare di un centro per gli appassionati di scommesse situato in via Sirani. La vertenza ruotava attorno ad un atto del Comune di Rimini (assistito dall’avvocato Valerio Tallini) che, a seguito dell’aggiornamento della mappatura del 2017, aveva comunicato alla società l’avvio del procedimento volto alla chiusura della sala in questione, la quale si sarebbe trovata ad una distanza inferiore di 500 metri rispetto ad un luogo considerato "sensibile". Nel giugno del 2020, durante il periodo emergenziale dovuto alla pandemia, il Comune aveva comunicato alla società interessata il termine di sei mesi, per la chiusura dell’attività, con contestuale delocalizzazione. I titolari avevano però richiesto la proroga del termine di chiusura, depositando nel contempo il contratto di locazione relativo all’immobile nel quale erano intenzionati di voler trasferire l’attività. A seguito di due proroghe semestrali concesse dal Comune, e a seguito del respingimento della richiesta di rilascio di apposita concessione avanzata dalla società, Palazzo Garampi aveva notificato il provvedimento di chiusura del negozio di gioco, nonché la riconsegna delle licenze di pubblica sicurezza. Decisione alla quale si è opposta, attraverso ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna, la società titolare della sala scommesse. Nel 2023 il ricorso era stato dichiarato in parte improcedibile e in parte inammissibile dal tribunale amministrativo regionale. Si è quindi arrivati alla sentenza del Consiglio di Stato, che ha di fatto confermato quanto deciso dal Tar.