San Marino si prepara al voto. Chiamata alle urne per 38.642

Sono 244 i neo maggiorenni per i quali sarà la prima volta e 8 i centenari. In corsa otto liste con 289 candidati

San Marino si prepara al voto. Chiamata alle urne per 38.642

San Marino si prepara al voto. Chiamata alle urne per 38.642

Dopo venti giorni di campagna elettorale velenosa, spesso dai toni accesi, ora la palla passa ai sammarinesi. Che domani, dalle 7 alle 20, saranno chiamati a votare chi li dovrà rappresentare in Consiglio grande e generale. Oltre 38mila gli aventi diritto, esattamente 38.642. Un corpo elettorale composto da 17.760 uomini e 20.882 donne. Gli elettori interni sono 23.545, gli esteri sono 15.097 suddivisi rispettivamente in 32 e 8 sezioni elettorali. C’è chi conosce il meccanismo del voto ormai a memoria, ma c’è anche chi per la prima volta domani si presenterà nella cabina elettorale. Esattamente 244 ragazzi, appena diventati maggiorenni, chiamati a decidere per chi votare. Da pochi anni maggiorenne anche il candidato più giovane, Andrea Menicucci. Che di anni ne ha 21, mentre il candidato meno giovane è Giovanni Giannoni che di anni ne ha 76. Tra i meno giovani, e qui torniamo a parlare di elettori, ci sono anche la bellezza di otto centenari.

La scelta è decisamente ampia. E questo vale per tutti. Otto liste (Alleanza Riformista, Demos, Domani Motus Liberi, Libera-Ps, Movimento Rete, Partito democratico cristiano sammarinese, Partito dei socialisti e dei democratici e Repubblica Futura) di cui quattro riunite in due coalizioni. Una composta da Libera in condominio con il Partito socialista e Psd. L’altra, che ha scelto di chiamarsi ’Democrazia e Libertà’, formata da Partito democratico cristiano sammarinese e Alleanza Riformista.

Andiamo con ordine partendo proprio dalle coalizioni. All’interno di ’Democrazia e libertà’ ci sono due liste: il Pdcs con i suoi 52 candidati e Alleanza riformista che riunisce sotto un unico nome Movimento ideali socialisti, Elego e Noi sammarinesi con 33 candidati. Poi c’è la coalizione Libera/Ps e Psd. La prima conta 52 candidati, la seconda 31. Fuori dalle due coalizzioni ci sono quattro liste non coalizzate: Movimento civico Rete con i suoi 20 candidati, Demos con 18, Repubblica Futura con 43 e Domani Motus Liberi 42. La bellezza di 289 candidati. Le elezioni di domani costeranno circa 700mila euro. Ballottaggio compreso, nel caso in cui ci si dovesse arrivare. Questa la cifra stanziata dal Congresso di Stato che con una delibera ha indicato, voce per voce, tutto quello che occorrerà per quel giorno, ma non solo. Si va dalle schede di votazione al costo dei seggi elettorali. Poi i tabelloni per la propaganda, i compensi per presidenti di seggio e scrutatori, ma anche i loro pasti.