Sempre più anziani. Nelle case di riposo parte la corsa al posto. Mille sono in lista

Nel distretto sanitario di Rimini nord aumentano le richieste. Gianfreda: "La popolazione invecchia e iI trend è in crescita,. abbiamo investito in una nuova struttura. Avremo 95 letti in più" .

Sempre più anziani. Nelle case di riposo parte la corsa al posto. Mille sono in lista

Sempre più anziani. Nelle case di riposo parte la corsa al posto. Mille sono in lista

Mille richieste di accesso alle case di riposo per anziani accreditate al servizio sanitario. Il numero emerge dalla lista del distretto socio sanitario nord della provincia aggiornato al mese di gennaio. Le case di cura accreditate sono una decina e sono al completo. Centinaia restano in attesa. Quando l’assistente sociale verifica la possibilità di immettere la persona in un percorso di assistenza che può portare a un trasferimento in casa di riposo, parte la corsa a ‘prenotarsi’. Le famiglie possono presentare più di una preferenza quando si tratta di mettersi in lista. C’è chi ne mette un paio a seconda delle distanze, chi una sola, e ci sono anche trasferimenti tra strutture da mettere in conto. Il numero di mille richieste si traduce così in centinaia di anziani in attesa. Resta tuttavia un numero alto "e in costante crescita - rileva l’assessore alla Protezione sociale Kristian Gianfreda -. C’è un trend evidente ed è dettato dal progressivo invecchiamento della comunità. Questo fa si che sappiamo già che avremo sempre più bisogno si percorsi e strutture di assistenza. Per questo motivo abbiamo investito tanto sulla domiciliarità, ma per come è stabilito oggi il servizio dobbiamo migliorare ancora tanto". Ad oggi, in tutta la provincia di Rimini i posti occupati nelle case di riposo sono 1.200, dato riportato dai sindacati. Solo nella nord della provincia, quella più popolata, le liste di attesa per ‘bassa intensità’, ovvero per anziani ancora in parte autonomi che non necessitano di assistenza per tutte le 24 ore giornaliere, ha numeri simili. Le case di cura più gettonate sono il Maccolini e il Valloni, entrambe con oltre 200 richieste. Nel totale delle domande avanzate, le donne doppiano gli uomini.

"In realtà il numero effettivo delle persone è inferiore - precisa Gianfreda - perché le famiglie inseriscono più di una preferenza. Resta tuttavia la necessità di ampliare la dotazione di posti letto, ed è quello che stiamo facendo". Prima di Natale è stato approvato un piano dal distretto socio sanitario nord, che prevede l’investimento di oltre tre milioni di euro l’anno per il servizio. "Attraverso questa delibera che definirei storica andiamo a dare il via al percorso che porterà alla realizzazione di una nuova struttura aumentando in modo sensibile i posti letto. La struttura o il luogo per realizzarla andrà individuato, ma l’importante è essere partiti. Andremo ad ottenere 95 nuovi posti, il che è un dato importante che stando alle previsioni ci consentirebbe di dare una buona risposta rispetto alle esigenze attuali". Oltre alla nuova casa di riposo per anziani il finanziamento servirebbe a potenziare la struttura di Santarcangelo dotandola di ulteriori 10 posti. Anche il Valloni vedrebbe aumentare di quattro posti la propria disponibilità. "Servirà del tempo per arrivare ad avere una nuova Cra, ma quanto abbiamo fatto e stiamo facendo è importante anche alla luce dei problemi di bilancio che ha la sanità di bilancio. In una situazione così difficile siamo riusciti a investire in modo importante".

L’altra faccia della medaglia sono i costi delle rette nelle residenze per anziani. L’aumento imposto dalla Regione, per un totale di 123 euro mensili, ha scatenato la rabbia dei sindacati che chiedono ai Comuni di alzare la voce per rivedere la decisione.

Andrea Oliva