ANDREA OLIVA
Cronaca

Sempre più cervelli in fuga: "Ma Rimini si salva perché piace"

Cresce il numero di giovani che vanno all’estero. L’assessore Mattei: "Ma la nostra realtà è attrattiva"

Riparte la fuga all’estero

Riparte la fuga all’estero

Cervelli in fuga, ma Rimini si salva. Le partenze di giovani diretti in Paesi esteri in cerca di maggiori opportunità o valorizzazione delle proprie competenze è ormai un punto dolente per l’Italia intera. "I dati lo confermano - premette l’assessore alle politiche giovanili Francesca Mattei -. La fuga dei giovani italiani tra i 18 e i 34 anni verso l’estero non accenna a fermarsi. Un fenomeno che, dopo la parentesi della pandemia, è ripreso con intensità, come evidenzia uno studio pubblicato oggi sulle pagine del Sole 24 Ore. Il saldo migratorio negativo colpisce in particolare il Nord Italia, con una perdita consistente di capitale umano". Ed eccoci ai numeri. Tra il 2011 e il 2023, il Nord-Est ha visto partire 80mila giovani, mentre il Nord-Ovest ne ha persi 100mila. Si tratta id quantità importanti comprese tra il 4 e il5% del totale dei giovani nel Settentrione. In Emilia-Romagna non va meglio. Nel 2023, il saldo migratorio con l’estero per la fascia d’età tra i 18 ei 34 anni è stato di 2.188 unità in meno, mentre dal 2011 al 2023 la perdita complessiva è stata di 21.052 giovani. Il dato non è solo demografico, ma ha anche un risvolto economico. Infatti il capitale umano perso è stimato in mezzo miliardo di euro in meno tra il 2021 e il 2022 e in 7,6 miliardi in meno tra il 2011 e il 2023.

Segnali chiari, ma a Rimini, ci dice l’assessora, le cose stanno andando diversamente. "Rimini si distingue da questa tendenza generale. L’ultimo report demografico comunale mostra un saldo migratorio positivo per il 2024, con 4.241 nuovi arrivi e un saldo netto di +554 unità. Dei segni ‘più’ che ci dicono, in qualche modo, che Rimini, al di là della sua vocazione turistica, riesce a trattenere giovani, italiani e stranieri, che qui vedono un’opportunità concreta di crescita personale e professionale". Il mercato turistico continua a essere attrattivo, ma per l’assessora c’è dell’altro. "Un risultato, penso, frutto di un modello di città che unisce qualità della vita, opportunità economiche e un tessuto sociale dinamico. Rimini non è solo una destinazione per le vacanze, ma soprattutto una città a misura d’uomo, con un’offerta ‘geografica’ diversificata che va dal centro storico al mare, passando per il verde delle colline. Negli ultimi anni, abbiamo lavorato per rendere Rimini ancora più attrattiva e competitiva. Il Parco del Mare, con i suoi spazi sportivi all’aperto e una concezione urbana sostenibile, rappresenta solo uno degli esempi di come la città stia evolvendo per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni". C’è poi il Campus di Rimini, "un altro punto di forza grazie a una spiccata impronta internazionale". Il 14% degli studenti dell’intera Alma Mater provengono dall’estero, e questo per Mattei, fa del Campus "un hub multiculturale per chi vuole studiare, formarsi e costruire un percorso di vita e carriera. La nostra idea di città è quella di una Rimini stimolante e attrattiva, dove i giovani non fuggano per necessità, ma semmai per volontà. Dove i giovani possano trovare le condizioni per restare o, comunque, vogliano sempre tornare".

Andrea Oliva