Sentenza sulle coppie gay. I giudici: c’è solo una madre. La Parma non si arrende: "Registriamo entrambe"

La sindaca: "Il verdetto della Corte di Appello di Milano non ci fermerà"

Sentenza sulle coppie gay. I giudici: c’è solo una madre. La Parma non si arrende: "Registriamo entrambe"

Sentenza sulle coppie gay. I giudici: c’è solo una madre. La Parma non si arrende: "Registriamo entrambe"

"La sentenza della Corte di Appello di Milano non ci farà cambiare idea. Continueremo a trascrivere i nomi di entrambi i genitori dei figli di coppie omosessuali. Lo faremo per tutelare prima di tutto i bambini". Così Alice Parma, sindaca di Santarcangelo, primo e finora anche l’unico comune nella provincia di Rimini, a effettuare le registrazioni. La Parma interviene sulla questione dopo che la Corte di Appello ha ordinato al Comune di Milano di cancellare dall’anagrafe il cognome di una delle due madri (quella che non ha partorito) di una bambina di 6 anni. In tutti gli altri comuni della nostra provincia, a partire da Rimini, i sindaci hanno sempre evitato le trascrizioni di entrambi i genitori dei figli di coppie omosessuali, in attesa di una legge sulla delicata materia che mette fine all’attuale caso legislativo. A Riccione Giada e Serena, madri di due gemelli (nati nel 2013) fu costretta a rivolgersi al tribunale dopo che il Comune aveva rifiutato, nel 2018, la richiesta di trascrizione. Due anni dopo i giudici hanno dato loro ragione. Nel frattempo le due donne hanno avuto anche una figlia (che ha 5 anni) e sono convolate a nozze con l’unione civile.

Di unioni civili ne sono state celebrate diverse, nel corso degli anni, a Santarcangelo. Ma la Parma non si è limitata a questo. A Santarcangelo sono state effettuate anche le trascrizioni delle famiglie gay. "Abbiamo registrato all’anagrafe entrambi i genitori di figli nati da coppie omosessuali – sottolinea la Parma – in due occasioni, la prima nel 2019 e la seconda nel 2022". In tutti e due i casi, erano figli di coppie formate da donne. "Da allora – continua la sindaca – non abbiamo più ricevuto richieste. Ma io non esiterei a disporre le trascrizioni, nel caso arrivassero. E lo fari sempre a tutela dell’interesse superiore dei bambini, che di certo non viene meno anche alla luce dell’ultima sentenza milanese". Insomma, a Santarcangelo "resta ferma l’intenzione di proseguire con la registrazione delle coppie dello stesso sesso, in attesa di una legge nazionale la cui necessità è stata riconosciuta anche dalla stessa sentenza della Corte di Appello di Milano".

Manuel Spadazzi