Si rivedono i ragazzi del ’63 "Siamo una classe di ferro"

A sessant’anni dal diploma gli ex studenti della quinta geometri si sono ritrovati per una rimpatriata "Abbiamo fatto tutti una bella carriera. Che emozione riunirsi e ricordare i tempi della scuola".

Si rivedono i ragazzi del ’63  "Siamo una classe di ferro"

Si rivedono i ragazzi del ’63 "Siamo una classe di ferro"

Che classe di ferro, quella quinta geometri del 1963. "Eravamo in 14, siamo stati tutti promossi, uno addirittura con l’encomio. E dopo il diploma, tutti noi abbiamo fatto una bella carriera...", dicono i ’ragazzi’ del ’63. Che, alcuni giorni fa, si sono ritrovati a 60 anni di distanza per ricordare "i bei vecchi tempi della scuola". All’epoca non esisteva l’istituto ’Belluzzi’ (l’istituto fu aperto nel 1974) e gli aspiranti geometri facevano ancora lezione al ’Valturio’, insieme ai tanti ragazzi che allora studiavano ragioneria. Di quella quinta geometri del 1963 facevano parte ragazzi che avrebbero fatto poi una bella carriera: chi è diventato architetto, chi ingegnere, chi avvocato e chi, come nel caso di Gianni Provenzano, addirittura generale nel corpo degli alpini. Ritrovarsi tutti insieme dopo la bellezza di sessant’anni non è stato facile. Purtroppo uno dei 14 ragazzi del ’63 non c’è più, è venuto a mancare qualche tempo fa. Ma gli altri 13 ci sono ancora tutti "ed è stato bellissimo riunirsi e condividere ricordi, emozioni e fotografie ripescate nei cassetti...". E anche parlare delle carriere fatte da ciascuno: tre sono diventati architetti, uno ingegnere, un altro avvocato, uno è generale degli alpini, e anche gli altri si sono affermati, come professionisti, in studi privati e uffici tecnici dei comuni.

Una festa grande per i ’ragazzi’ della quinta geometri del ’63, formata da Roberto Amadori, Maurizio Berardi, Leandro Carli, Carlo Cecchini, Massimo Della Rosa, Florio Lelli, Eligio Maiani, Bruno Pizzinelli, Gianni Provenzano, Franco Tinti, Luciano Tizzi, Giliberto Vannoni, Bruno Vernocchi.