
I gruppi di giovani segnalati dai bagnini sulla spiaggia libera alle spalle del palco
"Meglio un battaglione di carabinieri che uno di maranza". L’appello arriva dalla spiaggia, con il presidente della Cooperativa bagnini Diego Casadei. Anche sulla sabbia l’estate scotta, soprattutto di notte quando si mettono in azione i gruppi o bande di giovani e giovanissimi. Gli operatori dal centro alle spiagge li hanno ribattezzati ‘maranza’. Sono giovani, stranieri di seconda generazione, spesso nordafricani, nati in Italia, pronti a salire sui treni regionali per arrivare dalle provincie più a nord. "Purtroppo - spiega Casadei - le zone problematiche a ridosso della spiaggia si stanno ampliando investendo anche alcune aree a sud, in corrispondenza con locali che vanno per la maggiore. Noi non siamo quelli che gridano alla militarizzazione della città. Non penso sia questo il tema. Serve sicurezza, dunque ben vengano le divise e gli agenti tra i turisti e nei luoghi più sensibili della città. Non penso affatto che verrebbero avvertite in malo modo dai turisti, anzi credo l’esatto contrario". Intanto in spiaggia i bagnini si sono attrezzati in anticipo rispetto agli anni scorsi. La Notte rosa caduta un paio di settimane prima ha portato molti, soprattutto nelle zone centrali, ad anticipare i servizi di vigilanza notturna con i custodi. Sopratutto a ridosso di piazzale Roma ci sono titolari di stabilimenti che hanno assunto due custodi, come di solito avviene per Ferragosto, ma con quasi due mesi di anticipo. Ed è qui, sulla spiaggia libera davanti al piazzale Roma, che si piazzano i gruppi di giovani, a volte con le tende, segnalano i bagnini. La forma del palco offre ombra e riparo da occhi indiscreti, raccontano dalla spiaggia. I gruppi trascorrono la giornata sulla sabbia in attesa che cali la sera. Anche negli ultimi giorni sono state segnalate risse trai diversi gruppi a ridosso di stabilimenti balneari centrali, ammette Casadei. "Ci sono zone più sensibili e tra queste certamente quella attorno a piazzale Roma. Ma anche a ridosso del porto e a nord la situazione non è semplice, per non parlare del Marano e ultimamente anche parte della zona sud". Casadei non ne fa una questione di rinforzi di Stato o di aumento dei vigili. Il tema è un altro: "Il presidio".
"Il problema c’è e non può essere minimizzato. Dobbiamo affrontarlo. Non possiamo far passare il concetto che per la Notte rosa e anche dopo, Riccione accolga raduni di maranza. Come accaduto e già detto in passato, corriamo il rischio che la clientela che vorrebbe trascorrere semplicemente una vacanza rilassate, rimanga vittima di furti, rapine o invischiata in risse. Chiaramente avremmo perso dei clienti, e questo non possiamo permettercelo". Intanto in spiaggia si preparano a un altro weekend che cade nel periodo storico in cui si teneva la Notte rosa gli anni scorsi. Un motivo in più, dicono i bagnini, per tenere gli occhi aperti.
Andrea Oliva