MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Sindaci in pressing sulla Regione: "Per le colonie abbiamo un piano. Via i vincoli per la riqualificazione"

L’impegno dell’assemblea legislativa. Si parte dall’ex Enel di Rimini: a fine giugno arriverà l’ok all’intervento

Sindaci in pressing sulla Regione: "Per le colonie abbiamo un piano. Via i vincoli per la riqualificazione"

Sindaci in pressing sulla Regione: "Per le colonie abbiamo un piano. Via i vincoli per la riqualificazione"

Hanno fatto la fortuna del turismo in Riviera. Ma da tanti, troppo anni, sono monumenti al degrado. Vere e proprio cattedrali abbandonate, spesso frequentate da balordi e spacciatori. Per offrire – finalmente – una seconda vita alle ex colonie sul mare, "abbiamo un piano", assicurano i sindaci della Riviera. Ma per riqualificare le colonie, occorre prima eliminare lacci e lacciuoli della burocrazia. Togliere i vincoli che, fin qui, hanno ostacolato praticamente qualsiasi intervento sulle 250 ex colonie ancora presenti in Romagna e frenato i potenziali investimenti (tranne rare eccezioni, come accaduto alla Bolognese) dei privati.

Da molti mesi il Comune di Rimini e altri della costa ’trattano’ con la Regione, per cercare una via d’uscita e approntare un piano per il futuro delle colonie. Un tema che è stato approfondito e sviscerato ieri nella sala del consiglio comunale di Rimini, dove si è riunita la commissione territorio e ambiente dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, alla presenza di sindaci e amministratori dei comuni della Riviera. Sindaci che hanno fatto pressing sulla Regione, affinché elimini alcuni vincoli. Tra i primi a porre la questione il padrone di casa, Jamil Sadegholvaad. "Abbiamo importanti progetti – premette il sindaco di Rimini e presidente della Provincia – per le colonia Enel, Murri e Novarese". Per la riqualificazion di Murri e la Novarese si sta trattando con i potenziali investitori. Per la Novarese Palazzo Garampi è pronto col nuovo bando di assegnazione dell’area. Ma è soprattutto per l’ex colonia Enel che il traguardo sembra finalmente vicino. Il progetto c’è: l’edificio, in parte già di proprietà del Comune, una volta acquisito sarà demolito per realizzare al suo posto una grande piazza sul mare e parcheggi. "Per l’ex Enel – dice Sadegholvaad – chiediamo allora alla Regione di procedere con il via libera agli atti amministrativi che permettano in pochi mesi, al Comune, di acquisire attraverso un esproprio questo gigantesco mostro degradato nella zona sud. Chiediamo all’assemblea legislativa di darci l’ok prima della chiusura anticipata della legislatura, così da poter dare finalmente certezze anche ai privati coinvolti, con cui la collaborazione è fondamentale".

Un discorso che vale anche per la Murri, per la Novarese e pure per la Bolognese, acquistata dagli imprenditori Linda Gemmani e Orfeo Bianchi, decisi a trasformare l’ex colonia di Miramare in un grande albergo con spa e servizi di alto livello. "Fin qui – prosegue il sindaco – la resurrezione delle colonie è stata frenata da un groviglio di norme e leggi sovrapposte che ne rendono impossibile, nei fatti, il loro recupero. E chi afferma che toccherebbe al pubblico acquisirle e riqualificarle non sa cosa dice, sia in termini finanziari che soprattutto funzionali". Da qui l’appello rivolto ieri alla Regione, affinché "si inizi a ragionare seriamente sul piano di recupero delle colonie".

I sindaci, tutti i sindaci, hanno fretta. Perché le colonie sono diventate monumento al degrado "e causano un danno d’immagine alle città. Una situazione inaccettabile – attacca la sindaca di Riccione Daniela Angelini – a 50 anni dalla loro dismissione". Rincara la dose il primo cittadino di Cesenatico Matteo Gozzoli: "Solo a Cesenatico le colonie occupano 500mila metri cubi. Numeri che ci fanno capire quanto sia importante il tipo di norme che andremo a sviluppare". Offrire una seconda vita alle colonie significa anche e soprattutto, sottolineano i sindaci in coro, "eliminare i problemi di sicurezza e ordine pubblico che creano".

Un appello accorato che non resterà inascoltato. Almeno a parole, c’è l’impegno della Regione per sbloccare una situazione che perdura da tanti, troppi anni. E il primo obiettivo sarà risolvere il caso dell’ex colonia Enel, eliminando i vincoli che impediscono oggi al Comune di attuare la riqualificazione. Ieri, dalla commissione ambiente e territorio della Regione, è arrivato l’annuncio che "entro la fine di giugno verrà trattata in Assemblea legislativa una proposta di delibera che permetterà procedere con il progetto di riqualificazione dell’ex colonia Enel".