MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Stangati sul lungomare. La Ztl non fa più sconti: 34mila multe in estate . Primi ricorsi dei turisti

Boom di sanzioni elevate dalle telecamere nella zona di Rimini nord. Gli albergatori: "Va migliorato il sistema dei permessi per i nostri clienti".

Stangati sul lungomare. La Ztl non fa più sconti: 34mila multe in estate . Primi ricorsi dei turisti

I vigili davanti a uno dei varchi della Ztl sul lungomare di Rimini. nord

Quasi 300 multe al giorno. Una strage. Sono state 34mila le sanzioni fatte quest’anno dalle telecamere sul lungomare di Rimini nord, da Torre Pedrera fino a Rivabella. La Ztl, istituita dopo i lavori di riqualificazione del Parco del mare, è entrata in vigore dal 2023. Ma lo scorso anno le sanzioni furono fatte solo nelle ultime settimane – tra fine agosto e metà settembre – dopo una lunga fase sperimentale, voluta da Palazzo Garampi per dare la possibilità a residenti e operatori di mettersi in regola con i permessi e affinare la procedura per il rilascio dei pass temporanei, in particolare quelli per i clienti degli hotel.

Quest’anno invece niente sconti. Le multe sono scattate da subito. La Ztl di Rimini nord è ripartita il 25 aprile, ma fino all’1 giugno il divieto di circolazione per i veicoli senza il pass è stato applicato solo alla domenica e nei giorni festivi. Dall’1 giugno al 15 settembre (ultimo giorno di limitazioni) la Ztl invece è stata in vigore tutti i giorni. E gli effetti si sono visti. Il bilancio totale è di 34mila multe a fronte dei 569mila passaggi di veicoli complessivamente rilevati. Tra i multati ci sono parecchi turisti: in molti casi la colpa è stata di alcuni albergatori, che o non hanno comunicato correttamente i dati per il rilascio dei pass temporanei per i loro clienti, o non l’hanno proprio fatto. Gli uffici del Comune in questi mesi hanno rilasciato 65mila permessi per i clienti delle strutture ricettive. Pass che si sommano a quelli per residenti e titolari di attività economiche, e a tutti gli altri rilasciati per esigenze varie.

Nonostante la mole di sanzioni, fin qui i ricorsi presentati per annullarle sono stati pochi: circa 150, di cui 130 presentati direttamente da turisti alla Prefettura, perché i titolari degli alberghi in cui alloggiavano non avevano comunicato i dati per i permessi temporanei. "Ma occorre migliorare la procedura dei pass per i turisti – sottolinea Gabriele Bernardi, che fa parte del consorzio di albergatori Borgo Viserba – Alcuni clienti multati erano assolutamente in buona fede, così come i gestori di alcune strutture. Per questo chiederemo a breve un incontro all’amministrazione, presentando alcune proposte proprio per semplificare il sistema dei pass temporanei".