Stop alle danze. In vendita lo storico discobar Oxa a Bellaria: "È finita un’epoca"

Dopo 15 anni di chiusura, il locale verrà ceduto al miglior offerente. Ma il titolare Luciano Ricci avverte: "Non è un mestiere per tutti,. farò selezione. Ora il mondo della notte è molto cambiato".

Stop alle danze. In vendita lo storico discobar Oxa a Bellaria: "È finita un’epoca"

Stop alle danze. In vendita lo storico discobar Oxa a Bellaria: "È finita un’epoca"

di Andrea G. Cammarata

Fine della "lunga storia dell’Oxa". Ne parla così, il bellariese Luciano Ricci, del suo discobar al numero di 8 di via Perugia a Bellaria-Igea Marina e intitolato, appunto, alla cantante Anna Oxa. Un locale che ha fatto la storia delle notti bellariesi e che, dopo ben 15 anni di chiusura, ora è stato messo in vendita. Non solo, perché quel discobar da 350 metri quadrati è finito in vendita direttamente con un post su Facebook, dove Luciano Ricci ha annunciato la decisione di lasciarsi alle spalle una fetta di storia del divertimento.

"L’Oxa – racconta lo stesso Ricci – ha sempre avuto lo stesso nome fino alla fine, era un locale piccolo per i giovani. Ho lavorato lì tutta la vita, adesso ho 73 anni e ho detto basta. La mia generazione ha vissuto i migliori periodi delle discoteche, poi qualcuno ha deciso di farci chiudere...". Le conseguenze? "Adesso i giovani sono tutti tagliati fuori dai locali da ballo e se ne vanno in giro a cercare sballo come schegge impazzite. Prima nei locali c’era la sicurezza che controllava questi personaggi, adesso chi li controlla?", polemizza Ricci. "Vendo l’Oxa però solo se c’è qualcuno di serio e interessato. Non vendo a chiunque: preferirei ragazzi che hanno voglia di fare, io sono disposto ad aiutarli. Ma serve gente che abbia voglia".

Ha le idee chiare Ricci, che però non rinuncia a ricordare gli anni d’oro dell’Oxa, descrivendo la sua discoteca come "popolare e semplice". "Era tutto bello – continua –, facevamo 80 giorni di apertura solo durante l’estate, non abbiamo mai lavorato con grandi personaggi perché la nostra era solo una piccola realtà. Facevamo la musica in base alla programmazione dei disk jockey, ma mai musica troppo di tendenza, cercavamo i turisti e offrivamo un sound facile". Feste private quindi, e all’Oxa ci andavano anche i "dark". Il tempo, intanto, nella pista si è fermato. Il luogo del divertimento bellariese pare adesso degno di un documentario.

"C’è ancora tutto come era una volta: i dischi, la scala in marmo bocciardato, l’impianto". Ricci rimpiange i tempi d’oro di quando si potevano fare i locali "come si deve". "Il mondo delle discoteche è cambiato – continua l’imprenditore – rimpiango l’età perduta, quando comincai avevo 30 anni". E in decenni di attività, Luciano Ricci ne ha viste molte all’interno del suo Oxa, dove prosperavano i "tipi da discoteca", che stanno, ora, scomparendo a Rimini. "Il turista che vuole andare in discoteca, da noi non c’è più – commenta ancora il proprietario dell’Oxa –. Va dove ci sono meno veti". Ma l’Oxa "era un locale piccolo e gestibile. Oggi si potrebbe fare un club dove si entra solo se tesserati e i problemi sarebbero minori grazie a una gestione facile e meno follia durante le serate". Questa è la sola direzione da seguire per Ricci: "Altrimenti non c’è futuro nelle discoteche". E per i futuri acquirenti, ecco l’avviso finale: "Ci vuole una grande pazienza, impegno e sacrificio per gestire una discoteca, ai miei tempi era un divertimento, adesso è più dura"".