Stupefacenti, pugnali proiettili e denaro falso nascosti vicino alla stazione

Il tribunale di Rimini ha condannato un 39enne tunisino

Stupefacenti, pugnali proiettili e denaro falso nascosti vicino alla stazione

Stupefacenti, pugnali proiettili e denaro falso nascosti vicino alla stazione

In quella casa di piazzale Cesare Battisti, a due passi dalla stazione dei treni di Rimini, occultavano armi, proiettili e droga. Sono stati portati a giudizio un uomo tunisino di 39 anni e la sua compagna cubana di 50, assistiti dall’avvocato Giuliano Renzi. La coppia era stata arrestata il 12 febbraio 2022 in seguito a un’operazione condotta dal Nucleo di Sicurezza urbana della polizia Locale di Rimini, che aveva tenuto sotto controllo il tunisino e la cubana per un certo periodo.

Ieri, davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Raffele Deflorio, la donna è stata assolta, mentre il suo compagno è stato condannato a una pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione, con la condanna sospesa. Il pubblico ministero aveva richiesto una condanna di 8 anni per l’uomo.

Avendo notato un viavai sospetto attorno all’abitazione di piazzale Cesare Battisti, gli agenti della polizia di Locale erano entrati in azione, decidendo di eseguire una una perquisizione, agendo però con la massima cautela, temendo di trovare persone armate. Avevano atteso che la coppia facesse rientro nell’abitazione e quindi avevano fatto scattare il controllo, supportati dal fiuto del cane antidroga.

Il tunisino aveva consegnato autonomamente 2,7 grami di cocaina, nascosti in un cassetto insieme a due coltelli a serramaniaco. Durante il controllo, erano poi saltate fuori 25 cartucce, mille pesos cubani, delle banconote false, involucri di plastica per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione, quasi 10mila euro nascosti in un sacchetto, quattro pugnali di varie dimensioni celati in un vaso e un manganello telescopico. Il fiuto del cane poliziotto Bruce aveva poi portato gli agenti fino ad uno sgabuzzino – situato in un altro appartamento dello stesso stabile, riconducibile però sempre alla coppia – dove eranostati rinvenuti 342 grammi di hashish e 5 dosi di cocaina, che si erano aggiunte ad altra droga, scoperta nella macchina del 39enne.

La coppia era stata quindi dichiarata in arresto in quanto accusata di detenzione ai

fini di spaccio e del possesso di coltelli e munizioni oltre che del denaro falso.

A distanza di due anni da quell’operazione – fatta scattare dal nucleo di sicurezza urbana della polizia locale nei dintorni di piazzale Cesare Battisti – si è quindi arrivati alla sentenza del tribunale di Rimini, che ha appunto assolto la 50enne cubana e condannato il suo compagno di allora a due anni e 10 mesi di reclusione.