"Tassa rifiuti, certi rincari sono ingiustificabili"

La parlamentare di Forza Italia Rosaria Tassinari denuncia un aumento ingiustificato della tassa rifiuti in Romagna, chiedendo maggiore tutela per famiglie e imprese. Il coordinatore comunale di Rimini, Mario Erbetta, evidenzia la mancanza di trasparenza nella gestione del servizio da parte di Hera, con conseguenze negative per i cittadini.

"Un rincaro ingiustifiabile il salasso della tassa rifiuti in Romagna". La parlamentare di Forza Italia Rosaria Tassinari interroga il ministero dell’Ambiente, a cui chiede di "emanare disposizioni che impongano un’adeguata concertazione dei Pef, Piani economico finanziari". Rileva che in molti comuni romagnoli la Tari aumenterà "anche del 9,6%" (a Rimini del 4,15), e aggiunge che Arera (l’autorità di regolazione delle tariffe) dovrebbe "garantire maggiore tutela a famiglie e imprese". Sul tema interviene anche il coordinatore comunale di Forza Italia di Rimini Mario Erbetta, che ricorda come già nel 2018 nel quale si era parlato – con un ordine del giorno approvato in consiglio comunale – di aprire la strada a un bando pubblico europeo per il servizio della raccolta rifiuti. Erbetta sottolinea che dal 2011 l’assegnazione del servizio a Hera è in prorogatio. Già nel 2018 si registrò l’aumento della Tari del 2,9% a causa dell’alta evasione del tributo con un passivo annuo di circa 4 milioni: "Siamo nel 2024 e nulla è cambiato, anzi. La Tari aumenterà ancora del 4,15 per cento, nessun bando è stato fatto e il contratto con Hera è ancora in prorogao dal 2011. Ancora oggi non sappiamo se il prezzo che ci fa pagare Hera è il prezzo giusto di mercato o è dovuto a un vero e proprio monopolio. E chi ci rimette, come al solito, sono solo i riminesi".