Tenda contesa, il Tar dà ragione a Lucio Paesani

Il Tar Emilia-Romagna ha accolto parzialmente il ricorso dell'imprenditore Lucio Paesani contro l'ordinanza di demolizione della copertura della pista da ballo del Coconuts a Rimini, annullando il provvedimento comunale.

Tenda contesa, il Tar dà ragione a Lucio Paesani

Tenda contesa, il Tar dà ragione a Lucio Paesani

Si è concluso, almeno per ora, il braccio di ferro tra Comune di Rimini e l’imprenditore Lucio Paesani che ruotava attorno alla tenda per la copertura della pista da ballo del Coconuts. Il Tar dell’Emilia-Romagna, con sentenza di ieri, ha in parte dichiarato improcedibile il ricorso presentato dal titolo della discoteca e dall’avvocato Franco Fiorenza ed in parte lo ha accolto, annullando il provvedimento con cui l’amministrazione comunale di Rimini aveva intimato la demolizione della copertura. La vicenda è nota. Nel 2019, a seguito di alcuni accertamenti, a Paesani vengono contestati la copertura e i tamponamenti laterali montati nel 2008 nella pista da ballo del locale lato lungomare. L’intera area ’incriminata’ (circa 180 metri quadrati) viene messa sotto sequestro preventivo dalla polizia locale su disposizione della Procura. Paesani finisce a processo, ma viene assolto: non ha commesso alcun abuso edilizio. Pochi giorni dopo il verdetto, arriva dal Comune l’ordinanza che intima la demolizione della copertura. "E’ paradossale – aveva osservato Franco Fiorenza, il legale di Paesani – l’iniziativa del Comune, visto che i giudici hanno stabilito che non c’è stato alcun abuso edilizio. La tenda è lì dal 2008, autorizzata da tutti gli enti competenti compreso il Comune". L’avvocato aveva depositato un ricorso urgente al Tar contro l’ordinanza chiedendo la sospensiva del provvedimento. "Le coperture verticali della struttura - hanno rilevato i giudici - risultano ad oggi rimosse da parte ricorrente, sì che per tali interventi è venuto meno ogni interesse all’impugnativa, non potendo in parte qua il Comune pretendere la demolizione di opere non più esistenti. Per tutta la rimanente parte la struttura risulta invece ricalcare quanto assentito dall’amministrazione mediante la D.i.a. presentata nel 2008 ovvero in buona sostanza un manufatto assimilabile ad una pergotenda".