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Tonini non si nasconde più: "Pronto a candidarmi"
Si candiderà a sindaco di Misano oppure no? "Ci sto pensando". A rompere il silenzio per la prima volta dopo i tanti rumors e gli incontri con i referenti politici dei partiti, da sinistra a destra, è Marcello Tonini, ex direttore generale dell’Ausl Romagna. Non è un mistero che da mesi il nome di Tonini, oggi in pensione, circolasse negli ambienti politici. Prima i colloqui con il Pd e il centrosinistra. Poi il coup de theatre con il centrodestra, partendo dalla Lega, che sceglie di incontrare colui che ha radici nella sinistra, da prima che nascesse il Pd.
Tonini è pronto a mettersi in gioco. "La gente di campagna lo sa che questo è tempo di innesti che sono l’unica possibilità per rinvigorire una pianta ormai stanca. Va così anche per gli uomini e le istituzioni". L’ex direttore parla di cambiamento e sa benissimo che la sua ipotetica candidatura sostenuta anche da destra cambierebbe lo scenario. "È necessario un cambiamento? E se sì, su quali idee? È sorto un piccolo dibattito a proposito di un mio coinvolgimento nella vita politica attiva misanese – riassume Tonini – e sono gratificato, non tanto per l’attenzione, quanto per il fatto reale che tante persone mi hanno sollecitato in questi mesi a prendere impegni in vista delle prossime elezioni comunali. E io ci sto pensando".
Non è la prima volta che Tonini pensa alla sfida elettorale. L’aveva già fatto quando era arrivato il tempo delle comunali a Riccione. Il suo nome circolò anche a Rimini. Oggi va alle urne Misano e non lesina frecciatine al centrosinistra e al sindaco uscente Fabrizio Piccioni. "Ho molte idee. Senza criticare quanto altri hanno già realizzato finora, potrebbero risultare innovative, in controtendenza e produrre frutti migliori cercando di unire la diversità che come tale non è mai un limite ma una opportunità". Ecco l’apertura a tutti, senza distinzione di colore o posizionamento. "Occorrono innesti e l’energia della primavera, ogni cittadino potrà partecipare a questo percorso e nessun partito potrà intestarsene la titolarità. Valuterò a breve il da farsi".
Andrea Oliva