MARIO GRADARA
Cronaca

"Totocalcio in pensione, che tristezza". Il mago dei sistemi di Rimini e l'ultima schedina

Lo storico gestore di una ricevitoria: "Venivano da tutt’Italia per giocare da me"

Rimini: Renzo Bizzocchi commenta l'abolizione del totocalcio (Foto PasqualeBove)

Rimini, 20 dicembre 2018 - De profundis per lo storico Totocalcio, l’amatissima schedina che per decenni ha fatto sognare (e arrabbiare) decine di milioni di italiani. Arricchendone non pochi. Il governo gialloverde con la legge di Bilancio l’ha cancellata, annunciando una riforma dei «concorsi pronostici sportivi». «Prevedono un ‘concorso unico con aumento di possibilità di vendita’? Me lo auguro ma sono scettico, staremo a vedere – attacca Renzo Bizzocchi, titolare con la sorella Rosalba della tabaccheria L’Isola del Tesoro di via Lagomaggio, che negli anni ha ‘distribuito’ una fortuna ai giochi della sorte, a partire dal Totocalcio.

«Solo per citare due colpi tra i tanti, oltre un milione di euro nel 2004 – attacca Bizzocchi – con quattro ‘tredicissimi’ da 231mila euro, grazie a uno scivolone dell’Inter che perse in casa con l’Empoli». Che strano. «Alcuni di quei quattro vengono ancora, ma giocano alle scommesse online, il Totocalcio è difficile proporlo: fai 14 e prendi poche centinaia di euro. E’ diventato un gioco marginale, domenica in tutta Italia sono stati giocati 200mila euro. A parte una eccezionale vincita di 300mila perché c’erano jackpot precedenti rimasti, domenica ai 14 sono andati 400 euro, ai 13 sei euro e un euro ai 12! Si figuri». Eppure solo nel 2013, sempre all’Isola di Bizzocchi, un cittadino marocchino vinse, con uno dei ‘sistemi’ messi a punto dal titolare andarono 430mila euro. «Il vincitore, Malek, non abitava a Rimini, mi aveva chiamato commissionandomi un sistema, dicendo quanto voleva spendere, e facendo un bonifico».

Ai tempi d’oro del Totocalcio alla tabaccheria di via Lagomaggio «veniva gente da fuori, San Marino, Pesaro, Riccione. Noi studiavamo sia le modalità per ridurre le colonne e quindi il costo, sia lo stato di forma fisica dei giocatori delle singole squadre, le squalifiche, le statistiche, la condizione dei bomber e così via. Mi vanto di aver contribuito a far conquistare a Rimini il rapporto tra giocato e vinto più alto d’Italia». Il governo pensa a una riforma, a un nuovo Totocalcio, come la vede? «Peggio di adesso non può andare, vedremo, ma io tremo. I governanti passati l’hanno distrutto, quando portava 2-3 miliardi di lire a settimana, e come hanno distrutto il Lotto. Speriamo li facciano risorgere, magari dando parte degli incassi alle squadre di calcio minori».