Un parco per ricordare le vittime del Covid

La proposta era partita da un gruppo di cittadini: ora sono cominciati i lavori in un’area vicina alla casa di riposo La Fiorina

Un parco per ricordare le vittime del Covid

Un parco per ricordare le vittime del Covid

La proposta era arrivata due anni fa da un gruppo di cittadini. Era il mese di aprile del 2021 quando presentarono un’Istanza d’Arengo per chiedere la realizzazione di un parco dedicato alle vittime del Covid. Oggi, a più di due anni di distanza, l’Azienda autonoma di Stato per i Lavori pubblici dà il via all’intervento. Dopo naturalmente il primo stanziamento finanziario predisposto dalla segreteria di Stato al Territorio. Un parco che nascerà vicino al Casale La Fiorina. "Un luogo particolarmente ’evocativo’ – dicono dal Territorio – Trattandosi di una struttura di ricovero per anziani, è stato uno dei luoghi simbolo dell’emergenza sanitaria pandemica causata dal Covid-19, nonché una delle strutture che più di altre ha subito gli effetti nefasti della pandemia". La posizione dell’area all’interno del territorio sammarinese "risulta centrale e facilmente raggiungibile, con possibilità di unire il percorso del parco a quello del tracciato dell’ex ferrovia e al sito archeologico di Domagnano ‘Località Paradiso’".

L’area di progetto misura complessivamente 16.500 metri quadrati e si tratta di un’area attualmente non sfruttata, caratterizzata dall’ambiente agrario e da un pendio che dal Casale La Fiorina sale dolcemente, con visuale sul Monte Titano e sul mare, che ben si presta ad essere fruita e che naturalmente può predisporre al raccoglimento e alla riflessione. "Il progetto propone la realizzazione di un parco memoriale che si incentra sulla riproduzione del paesaggio agrario circostante. In questo senso le piantumazioni riguarderanno prevalentemente specie agrarie, in primis gli ulivi, già presenti con esemplari secolari nel paesaggio agrario circostante), ma anche peri, sorbi, aceri campestre, frassini e cipressi".

Gli alberi saranno disposti secondo un sesto geometrico a filari e la particolarità sarà che ogni pianta verrà pensata all’interno di una ‘stanza’ realizzata con graminacee perenni, a voler rievocare il senso di isolamento che ha caratterizzato il periodo pandemico. Ogni stanza sarà quindi costituita da un albero al centro, perimetralmente un quadrato creato con graminacee e il prato sulla superficie calpestabile. Le superfici a disposizione sono idonee per la piantumazione di un numero approssimativo massimo (su tutta l’area) di circa 121 alberi utilizzando un sesto di impianto ai quali si potranno aggiungere un numero imprecisato di cipressi. Complessivamente le graminacee saranno circa 3.000. I lavori di bonifica dell’area (rappresentati dalla trinciatura delle specie arbustive minori a vantaggio di specie più significative) sono iniziati l’11 agosto.