"Un turista su quattro viene dall’estero"

Il sindaco: "Per l’Istati siamo secondi in provincia dopo Rimini". Aia: "Premiati anche dall’assenza della tassa di soggiorno"

"Un turista su quattro viene dall’estero"

"Un turista su quattro viene dall’estero"

"Bellaria Igea Marina nel 2023 ha conquistato il secondo posto a livello provinciale, dopo Rimini, per arrivi e presenze: una delle migliori performance a livello costiero: ne siamo orgogliosi". Così il sindaco Filippo Giorgetti. Che l’altra sera, dopo la diffusione dei dati ufficiali Istat dell’intero scorso anno, ha pubblicato questo post sulla pagina Facebook del Comune: "I dati Istat riferiti al 2023, vedono Bellaria Igea Marina primeggiare tra le destinazioni turistiche del Riminese: un primato certificato dalle parole spese da osservatori e media locali. Per il Resto del Carlino, ad esempio, il capoluogo Rimini ’macina grandi numeri, ma sono i piccoli a fare meglio’, con la nostra città che ’conquista il secondo posto per la percentuale di arrivi e presenze’. Tutto questo, in ragione di una delle migliori performance nell’intero panorama costiero: con arrivi in aumento del 3,2% rispetto al 2022 e presenze che fanno segnare un + 0,8%". "Un numero di pernottamenti nelle nostre strutture giunto a quota 2.076.300 – aggiunge il sindaco – quasi un quarto dei quali legati al turismo dall’estero. Risultati per cui l’amministrazione rivolge un plauso verso tutte le famiglie, gli operatori e gli imprenditori che credono e investono sulla nostra economia locale".

"I dati sono particolarmente positivo per Bellaria Igea Marina – aggiunge il vicesindaco e assessore al Turismo Bruno Galli – che è tra le primissime posizioni a livello provinciale. Anche perché il termine di paragone è il 2022, che per la nostra città è stato particolarmente positivo. Non era facile migliorare quelle performance: ci siamo riusciti. Un altro aspetto positivo è che ci riusciamo anche tenendo conto che il 2023 ha pagato lo scotto pesante, in avvio di stagione balneare, dell’alluvione di maggio". "Una chiave di lettura è legata poi ai mesi di cosiddetta ’bassa stagione’. Segno che le politiche messe in campo per la destagionalizzazione stanno producendo risultati. Le performance di inizio 2023, quelle di ottobre, novembre e dicembre, seppure relative a volumi contenuti rispetto ai mesi estivi, cominciano a muovere un tipo di turismo, e relativo indotto".

"Ottimi dati per Italia e estero, con quasi un turista straniero su quattro – commenta Simona Pagliarani, presidente Aia –, con tanti fedelissimi confermati, e in parte di ritorno dopo qualche anno di assenza. Paga il lavoro dei singoli albergatori, sia alle fiere che sul web, paga il lavoro della Dmo che riduce al minimo i giorni di non occupazione, con politiche flessibili di prezzi. Paga la mancanza della tassa di soggiorno, fatto che pesa, specie sulla vacanza lunga".

Mario Gradara