Una legge per premiare il made in San Marino

Voluta dalla segreteria di Stato all’Industria, è la prima pubblicata nel nuovo anno sul bollettino ufficiale in attesa della ratifica

Una legge per premiare il made in San Marino

Una legge per premiare il made in San Marino

’Made in San Marino’ e ’100% Made in San Marino’. Ma anche un registro per botteghe e mercati storici. È ’figlio’ della segreteria di Stato all’Industria il primo decreto pubblicato nel 2024 sul bollettino ufficiale. Un decreto delegato in 15 articoli che istituisce e disciplina i marchi made in Titano per valorizzare i prodotti della Repubblica e affermare in modo chiaro e forte, oltre all’origine, l’esclusività e l’eccellenza sammarinesi. I beni saranno considerati originari della Repubblica di San Marino e identificati con il marchio ’Made in San Marino’ se hanno subito nel territorio dello Stato sammarinese l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale ed economicamente giustificata, effettuata in un’impresa sammarinese attrezzata a tale scopo, che si sia conclusa con la fabbricazione di un prodotto nuovo o abbia rappresentato una fase importante del processo di fabbricazione.

Si intende, invece, realizzato interamente nel territorio di San Marino e identificato con il marchio ‘100% Made in San Marino’ il prodotto o la merce per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti interamente sul territorio sammarinese. Per ottenere il marchio occorrerà presentare domanda all’Ufficio Attività economiche e versare una tassa di 100 euro annuali.

Le denominazioni di bottega e mercato storico, invece, potranno essere richieste da tutti quegli esercizi commerciali al dettaglio o di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, le imprese artigianali e i mercati su aree pubbliche, che svolgano la stessa attività da almeno cinquant’anni continuativi (25 per le osterie), nello stesso locale, ma anche nella stessa area pubblica. L’Ufficio attività economiche terrà il registro delle botteghe storiche e dei mercati storici.

Dall’approvazione del decreto delegato, che in una delle prossime sedute del Consiglio grande e generale verrà regolarmente ratificato, chiunque faccia uso di un’indicazione di vendita che presenti il prodotto come interamente realizzato in San Marino in modo erroneo, in qualunque lingua espressa, per ingenerare nel consumatore la convinzione della realizzazione del prodotto interamente in San Marino, ovvero segni, disegni o figure che conducano alla medesima erronea convinzione fatta salva l’applicazione delle sanzioni penali, è punito con una sanzione amministrativa da 500 a 15.000 euro, stesse sanzioni per chi utilizza impropriamente o senza autorizzazione il marchio ’Made in San Marino’.