Prestava denaro a tassi da usuraio, la Finanza di Rimini sequestra beni per 79 mila euro

Nei guai un pluripregiudicato, già condannato per bancarotta fraudolenta, truffa, commercio di prodotti contraffatti, furto e ricettazione. Applicava un tasso di interesse del 93,17%

Rimini, 26 febbraio 2024 – Prestava denaro a tassi da usuraio, la Finanza di Rimini sequestra beni per 79 mila euro. 

Nei guai un pluripregiudicato (già condannato per bancarotta fraudolenta, truffa, commercio di prodotti contraffatti, furto e ricettazione), per usura e abusiva attività finanziaria.

La Finanza di Rimini scopre un sistema di prestiti con tassi da usura, maxi sequestro a un pregiudicato già in sorveglianza
La Finanza di Rimini scopre un sistema di prestiti con tassi da usura, maxi sequestro a un pregiudicato già in sorveglianza

Il provvedimento è l’epilogo delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica ed eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, nel cui ambito sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, il quale avrebbe effettuato prestiti di denaro ad un imprenditore della provincia in forte difficoltà economica, applicando un tasso di interesse annuo del 93,17%, di gran lunga superiore a quelli previsti dalla legge.

Sistema di assegni in bianco per quasi 80 mila euro

L’attività investigativa ha consentito di delineare che il meccanismo usurario era principalmente fondato sull’utilizzo di assegni bancari, che l’indagato avrebbe fatto emettere alla presunta vittima senza l’indicazione del beneficiario, con la funzione sia di strumento di “garanzia” sul prestito erogato in contanti che di mezzo di restituzione del debito stesso. In questo modo, l’indagato aveva la costante disponibilità di un consistente numero di titoli di credito in grado di alimentare il flusso di denaro illecito e di eludere il monitoraggio bancario.

Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 12 assegni in bianco dell’importo complessivo di 79 mila euro e documentazione riportante la contabilità delle somme prestate, con il nominativo della presunta vittima ed i relativi piani di ammortamento.

All’esito delle investigazioni è stato possibile ricostruire un grave quadro indiziario in relazione al prestito a tassi usurari.

La misura cautelare reale è stata emessa nell’ambito della fase delle indagini preliminari, sulla base delle attuali acquisizioni probatorie. In attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.