Vaccini, bloccato lotto sospetto "Non ci sono reazioni anomale"

La decisione di Aifa presa dopo alcuni "eventi avversi gravi" legati al siero AstraZeneca. Regione e Ausl rassicurano sul fatto che in Romagna per ora tutto si è svolto nella norma

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Sospese da ieri anche a Rimini, così come nel resto d’Italia, le somministrazioni di alcune dosi di vaccino AstraZeneca. Si tratta delle dosi provenienti dal lotto ABV2856 (con scadenza a maggio) il cui utilizzo è stato sospeso ieri da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, per precauzione. La decisione, come sottolineato dalla stessa agenzia, è arrivata "a seguito della segnalazione di eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca". Sono due in particolare i casi che hanno portato a questa decisione, entrambi in Sicilia: la morte di un militare della Marina, Stefano Paternò, 43 anni, e di Davide Villa, 50 anni, agente di Polizia. Le Procure di Catania e Siracusa hanno già aperto un’inchiesta. Aifa nel frattempo ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di questo lotto di AstraZeneca su tutto il territorio nazionale e "si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema", ovvero l’Agenzia europea del farmaco.

Secondo quanto comunicato ieri dalla Regione, sono 11.907 le dosi di AstraZeneca provenienti da quel lotto che sono state utilizzate finora in Emilia Romagna su un totale di 60.691 dosi somministrate in regione. L’assessorato regionale alla Sanità ha subito inviato ieri immediata comunicazione a tutte le strutture competenti, con la richiesta di "verificare e comunicare la disponibilità di confezioni di questo lotto e, se presenti, di accantonarle, conservandole in frigorifero". In serata si era già riusciti a fare una prima ricognizione, accertando che quasi 12mila dosi di quel lotto sono state inoculate. Gran parte delle dosi è stata somministrata a forze dell’ordine e a personale scolastico, a Rimini come nel resto dell’Emilia Romagna.

Resta ancora tutto da verificare l’eventuale nesso tra la somministrazione del vaccino e le morti dei due militari, sia chiaro. Ma le notizie hanno comprensibilmente diffuso preoccupazione tra chi ha appena ricevuto la prima dose di AstraZeneca e chi sta per vaccinarsi. "C’è chi ci ha già chiamato e disdetto l’appuntamento per il vaccino", confermano alcuni medici di famiglia di Rimini, a cui è affidata la vaccinazione del personale scolastico. Anche il dipartimento di igiene e sanità pubblica ieri ha ricevuto telefonate allarmate. Sia la Regione che l’Ausl fanno sapere però che al momento "non si sono osservate reazioni anomale" tra chi ha ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Al momento, secondo l’Ausl, le uniche reazioni al vaccino sono state qualche linea di febbre e altri lievi sintomi, spariti nel giro di poche ore. Ma è evidente che la decisione di Aifa di sospendere, per ora, la somministrazione delle dosi del lotto ABV2856, sta causando parecchi timori. E rischia di spingere persone che avevano già prenotato l’appuntamento, a rinunciare alla vaccinazione.