Violenza nel residence. Padre di famiglia assolto

Il quarantenne era a giudizio per presunti atti osceni su una 23enne

Violenza nel residence. Padre di famiglia assolto

Violenza nel residence. Padre di famiglia assolto

Tutto era nato dalla denuncia di una giovane colombiana di 23 anni, che all’epoca dei fatti – quando di anni ne aveva 19 – aveva segnalato alla polizia un presunto pomeriggio di terrore in cui in due occasioni distinte la ragazza sarebbe stata vittima di violenza sessuale. Un episodio specifico quello contestato a un 40enne dominicano e padre di famiglia finito a processo per l’accusa di tentata violenza sessuale in concorso e assolto perché il fatto non sussiste dal gup del Tribunale di Rimini, a cui invece il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a un anno e quattro mesi.

Secondo la ricostruzione emersa in sede di processo tenutosi con rito abbreviato, il 40enne, difeso dall’avvocato Enrico Graziosi, il 23 dicembre del 2020 aveva incontrato la giovane all’interno di un residence di Rivazzurra, lì dove la ragazza si trovava in compagnia di un amico dell’imputato, che il 40enne insieme a un terzo amico aveva raggiunto per, a dire dell’uomo, scambiare gli auguri di Natale e trascorrere del tempo assieme. Sarebbe stato in questo momento che a dire della giovane colombiana gli uomini l’avrebbero prima drogata (circostanza poi esclusa dagli accertamenti tossicologici) e costretta a consumare alcolici, per poi avvicinarsi con palpeggiamenti e molestie: quelle imputate al 40enne di origini dominicane. L’uomo ha quindi riferito invece di aver trascorso nel residence appena una mezz’ora, poiché la ragazza si trovava già in compagnia dell’amico. Per poi andarsene via senza operare nei confronti della donna alcuna violenza.

Violenza sessuale che al contrario di sarebbe verificata di lì a poche ore e ad opera di un’altra persona che, sempre stando alla denuncia della ragazza, assieme all’amico del 40enne l’avrebbe poi abusata sessualmente. Una presunta violenza di gruppo per cui c’è anche un altro procedimento che procede con rito ordinario e che vede imputata un’altra persona che avrebbe fisicamente violentato la 23enne colombiana.

Non quanto invece avrebbe fatto il 40enne difeso dall’avvocato Graziosi. L’uomo infatti, scelto il rito abbreviato, martedì è stato assolto con formula piena e le motivazioni della sentenza del gup sono attese per le prossime settimane: nei suoi confronti non sono stati riconosciuti elementi che portassero ad addebitargli alcun abuso o molestia sulla donna, come invece aveva inizialmente sostenuto la 23enne.