Rimini si candida a Città della Cultura e poi nell’ambiente non prende la sufficienza. Inserire una piscina coperta, un capannone alto 8 metri, in un parco va contro ogni logica di gestione urbanistica. Nel territorio riminese sono tante le aree più giuste per inserire una struttura sportiva. Qui nessuno afferma che non si può fare la piscina a Viserba, ci sono siti meglio gestibili, anche in relazione alla viabilità, che non avrebbero causato la distruzione del parco Don Tonino Bello. Ci auguriamo, che tutte le alberature al di fuori dalla transennatura di cantiere siano salvate.
Marco Gobbi