Viva la Befana, Re Magi in corteo. Folla di bimbi: addio alle feste

Grande partecipazione di pubblico. E sul ponte di Tiberio spunta la bandiera palestinese

Viva la Befana, Re Magi in corteo. Folla di bimbi: addio alle feste

Viva la Befana, Re Magi in corteo. Folla di bimbi: addio alle feste

La pioggerella fastidiosa di ieri pomeriggio non ha fermato il maxi-corteo con 400 figuranti, cori e musicicisti, ma anche cavalli, pastori e pecore, che hanno dato vita alla prima edizione de In viaggio con i Re Magi’, parata itinerante che si ispira, ampliandola, alla tradizione cittadina nata 18 anni fa grazie all’associazione ponte dei Miracoli. Folto il pubblico assiepato sugli ’spalti’, ovvero sul Ponte di Tiberio, fin dalle 17, orario annunciato come di avvio dell’evento. Aperto dal saluto del sindaco Jamil Sadegholvaad, ’sponsor’ dell’estensione dello sbarco, sinora relegato al ponte dei Mille, all’intero centro storico, da piazza Cavour a piazza Tre Martiri al Duomo. Fuori programma alla prima tappa: in contempoeranea con l’arrivo su tre barche nell’invaso dei Re Magi – scandito dal rullare dei tamburi – una quindicina di manifestanti hanno srotolato una grande bandiera palestinese, e gridato slogan per la pace. Un problema tecnico ha ridardato il corteo. In piazza Cavour, ribattezzata ’piazza di Betlemme’, era schierato un gruppo di legionari romani della Legio Gemina. Qui alcune comunità estere del Riminese - dall’Argentina all’Africa all’Asia - hanno inscenato balli e suonato musiche tradizionali dei rispettivi Paesi.

Poi il corteo si è diretto in Cattedrale, dove il vescovo Nicolò Anselmi ha accolto i Re Magi che hanno portato doni e adorato il ’Re dei Re’. "Quella dell’Epifania coi Re Magi è una novità nella quale ho molto creduto – ha detto il sindaco –. L’idea è stata di estendere al nostro centro storico questa bella iniziativa del Ponte dei Miracoli, arricchendola di ulteriori contenuti. In questo c’è stata perfetta sintonia col vescovo e con le associazioni, che ringrazio per la loro grande disponibilità, che negli anni precedenti hanno curato la rappresentazione dei Re Magi. La partecipazione di numerose comunità straniere è testimonianza dello spirito inclusivo di questa iniziativa".

Mario Gradara