Il ’tesoro’ ritrovato di Ivan Graziani: "Ecco l’album di inediti di papà"

Il disco "Per gli amici" realizzato dai figli Fiippo e Tommaso con vecchi nastri scoperti in una valigia

Il ’tesoro’ ritrovato di Ivan Graziani: "Ecco l’album di inediti di papà"

Il ’tesoro’ ritrovato di Ivan Graziani: "Ecco l’album di inediti di papà"

Rimini, 28 gennaio 2024  – Il genio musicale di Ivan Graziani è tornato ‘Per gli amici’ e promette di stupire il suo pubblico che non l’ha mai dimenticato. Il nuovo album di inediti del capostipite del cantautorato rock, vissuto tanti anni a Novafeltria, risplende negli otto brani ritrovati dentro a una valigia, a 30 anni dall’ultimo disco di Ivan. Il miracolo è avvenuto grazie ai figli Filippo e Tommy e alla moglie Anna Bischi. Proprio Filippo, chitarrista di talento, una voce dall’incredibile somiglianza con quella del padre, presenterà domani a Rimini, alla libreria Feltrinelli (inizio alle 18), l’album Per gli amici.

Si parte da Rimini per far conoscere questa perla rara...

"Già, con un piccolo live e tanta emozione racconterò di come si è sviluppato il progetto. Una bella emozione far risplendere la discografia di papà, è la chiusura del cerchio. E presto partirò con un tour in tutta Italia".

A quale periodo appartengono i brani ritrovati?

"Pensiamo agli anni tra il 1987 e il 1991. Sapevamo che da qualche parte quei brani esistevano. Il modus operandi di mio padre era particolare: prima di andare in studio registrava i provini sulle cassette. Le canzoni le ha scovate mio fratello Tommy, e poi ha comprato su eBay la strumentazione per riversarle da quel formato al digitale. Sia per sonorità sia per scrittura sono registrazioni in libertà, sono brani che non avevano mai trovato collocazione in qualche suo disco. Esprimono tutta la creatività di uomo privo di ogni vincolo. Questo album è stato realizzato senza arricchimenti o l’uso di strumenti tecnologici, se non quelli necessari a riversare i vecchi nastri".

Che apporto avete dato, voi figli, al ’miracolo’ di questo disco di inediti?

"Le registrazioni erano già ottime, ma incomplete. Ho affidato le batterie a Tommy, i bassi ai miei musicisti, io ci ho messo la mia voce e le chitarre. In alcuni brani ho aggiunto la mia voce a quella di papà per riempire alcune mancanze, dovute alle tecniche di registrazione che c’erano 30 anni fa. Ma mio padre aveva già completato quasi tutto, compresi gli arrangiamenti. L’unico brano su cui sono veramente intervenuto è Una donna: per quello c’erano solo voce e tastiere, ma era un pezzo così tanto alla Ivan che andava inserito".

L’emozione che ruolo ha giocato in questo progetto?

"I nastri erano pieni di dialoghi e risentire la sua voce è stato un colpo al cuore. Ho ripensato a quando ero in studio con lui. Ho cercato di seguire le sue orme. anche caratteriali, e ho usato la sua imprudenza. Fare questo disco mi ha ricordato quanto lui fosse serio nel lavorare su testi e musica e di come sapesse entrare nel cuore della gente".