“La mia Raffaella, prima che fosse Carrà”: la vera storia fra arzdore e Frank Sinatra

Frida Vasini è una delle voci narranti della miniserie Disney dedicata alla Carrà: “Vi racconto la donna che porto nel cuore”

Rimini, 3 gennaio 2024 – Sta spopolando la serie televisiva ‘Raffa’, tre puntate su Disney+ dirette da Daniele Luchetti. Un documentario biografico dove, contornate da splendide immagini, tra le diverse voci narranti che raccontano di Raffaella non ancora Carrà, ma ‘la Lella’ Pelloni, nata a Bologna e cresciuta a Bellaria con la mamma Iris e la nonna Andreina, c’è Frida Vasini, amica di famiglia, che in comune con l’artista vanta la tata. La zia (di Frida) Anna Vasini, anche lei presente nel docufilm.

Frida Vasini racconta di Raffa nella serie tv in onda su Disney+
Frida Vasini racconta di Raffa nella serie tv in onda su Disney+

Tra le testimonianze inedite anche quella dei uno dei due nipoti di Raffaella, Matteo Pelloni, figlio di Enzo, fratello della show-girl, che per qualche anno gestì la boutique Opera nell’Isola dei Platani, morto prematuramente. Nel film il racconto dei primi passi della Lella, tra fatica, studio, disciplina, fallimenti e provini, fino a diventare ’La più amata dagli italiani’, che conquista Hollywood e poi la lascia, l’America Latina e la Spagna. L’artista - soubrette, cantante, ballerina, presentatrice, e simbolo ante litteram del popolo Lgbt - che si diverte con Rumore ma sa anche intervistare Herny Kissinger.

“Raffaella è nata a Bologna, e io credo che lei non sarebbe diventata quello che è diventata – racconta Frida Vasini – se non avesse ricevuto l’educazione da sua nonna Andreina, vedova di guerra, che ha cresciuto sua mamma Iris. Per capire Raffaella bisogna capire l’importanza delle arzdore in Romagna. Il termine significa reggitrice, colei che regge la famiglia, e decide. L’arzdora incarna lo spirito di indipendenza, la maggior parte degli alberghi in Romagna è mandato avanti da donne. Raffaella non ha sposato Frank Sinatra, che glielo chiese, perché non voleva essere la moglie di Sinatra. E lasciò Hollywood. Lo stesso per l’ex calciatore della Juve Gino Stacchini (compare anch’egli nella serie, ndr): non voleva essere la moglie di un calciatore a Torino, anche se erano molto innamorati. Voleva essere la Carrà. Noi romagnoli della costa siamo un po’ discendenti di pirati, caratteri un po’ spigolosi, indipendenti".

"Nel docufilm, dove si parla tanto di Bellaria, mi si chiede – aggiunge Frida Vasini – se Bellaria ha fatto abbastanza per Raffaella. Io rispondo di sì, non siamo mai stati ‘arrabbiati’ con lei. E’ nei nostri cuori. Le è stato intitolato il nuovo lungomare, c’è il Rumore Bim Festival in suo onore, lei è stata madrina dell’inaugurazione dell’Isola dei Platani. Raffaella è nei nostri cuori, è stato un onore per me parlare di lei. Bellaria Igea Marina ha fatto tanto per la Carrà e credo lo farà ancora. Alla prima del film a Roma in luglio ho pianto. Il film l’ho visto tre volte. Bellissimo. Penso sia doveroso far sì che nella nostra città sia possibile per tutti vedere queste tre puntate dedicate alla vita di Raffaella".