Bombe ad Adria e Rosolina Mare contro famiglie straniere: chiesto il giudizio immediato per i 3 ragazzi accusati dei blitz razzisti

Hanno tra i 18 e i 23 anni e sono accusati di tentato omicidio plurimo. Secondo gli inquirenti hanno organizzato spedizioni punitive per motivi xenofobi

I carabinieri della stazione di Adria

I carabinieri della stazione di Adria

Rovigo, 6 aprile 2024 – Chiesto il giudizio immediato contro i tre giovani polesani arrestati lo scorso ottobre con l’accusa di aver fatto esplodere delle bombe ad Adria e a Rosolina Mare con l’obiettivo di colpire degli stranieri. Due blitz compiuti per motivi xenofobi per cui oggi la procura di Rovigo ha chiesto il giudizio immediato cautelare davanti alla Corte d'Assise. I tre hanno un’età tra i 18 e i 23 anni, agirono indossando dei passamontagna e sono stati arrestati lo scorso ottobre dai carabinieri in seguito alle indagini sull'esplosione con un ordigno artigianale avvenuta in un condominio di Adria (Rovigo), il 31 marzo 2023, che aveva provocato seri danni. Tra le accuse formulate contro di loro anche quella di tentato omicidio plurimo con dolo.

La bomba ad Adria

Secondo gli inquirenti i tre ragazzi, S.N. del 2000 di Porto Viro, M.T. del 2002 di Taglio di Po e T.C. del 2001 di Loreo, avrebbero agito con lo scopo di uccidere, facendo deflagrare ad Adria un anno fa, il 31 marzo 2023, un ordigno composto da una miscela di tipo pirotecnico (a base di perclorato di potassio, polvere nera ed alluminio) sulla base del portone del condominio, che ne causò la rottura dei vetri al piano terra e quella delle finestre del piano ammezzato, distruggendo completamente l'androne e anche le porte di tre dei sei appartamenti al primo e al secondo piano dello stabile, e infine mettendo a rischio la vita dei condomini, tra cui bambini. Nel condominio risiedevano anche alcune famiglie di origine straniera. 

Le esplosioni a Rosolina Mare

I tre giovani sono indagati anche per aver detenuto e portato in luogo pubblico, il 29 luglio scorso, del materiale esplodente che avrebbero gettato contro alcuni appartamenti del villaggio Tizè di Rosolina Mare (Rovigo), causando tre esplosioni mentre c'erano ancora persone nella zona. Secondo l'ipotesi accusatoria i tre avrebbero dimostrato indole violenta, xenofoba e intenzioni di spedizioni punitive. Nel corso dell'esecuzione della misura cautelare, lo scorso ottobre, i carabinieri di Adria hanno perquisito e sequestrato materiale nei confronti di altre due persone. Nell'inchiesta risulta indagato, per rivelazione di segreto d'ufficio, un carabiniere al quale i tre giovani si erano rivolti per conoscere notizie sullo stato delle indagini.