Bombe e spedizioni ‘punitive’ razziste: arrestati tre giovani

Rovigo, i giovani, col volto coperto da un passamontagna, si sono resi protagonisti di due esplosioni nei Comuni di Adria e Rosolina

Un giovane con il volto coperto da un passamontagna, foto generica

Un giovane con il volto coperto da un passamontagna, foto generica

Rovigo, 25 ottobre 2023 – Un gruppo di giovani maggiorenni, hanno posto alcuni esplosivi in abitazioni per motivi ‘xenofobi’, con passamontagna e cercando di sviare le indagini.

Al fine tre giovani sono stati arrestati e posti ai domiciliari, mentre altri due sono indagati a piede libero. La Procura di Rovigo, con indagini delegate alla compagnia dei carabinieri di Adria - N.O.R., infatti, ha proceduto nei confronti di tre giovani, di nazionalità italiana e residenti in Provincia di Rovigo, S.N. del 2000 residente a Porto Viro, M.T. del 2002 residente a Taglio di Po, T.C. del 2001 residente a Loreo. Nel corso della esecuzione della misura cautelare i carabinieri di Adria NOR su delega della Procura della Repubblica di Rovigo hanno eseguito perquisizioni e sequestri nei confronti di tre giovani e anche nei confronti di altri due soggetti.

È anche stato indagato un militare per il reato di rivelazione di segreto d’ufficio. Il procedimento è in fase di indagine preliminare e gli interrogatori di garanzia dei soggetti agli arresti domiciliari sono fissati per il 30 ottobre prossimo

L’esplosione ad Adria

Un primo fatto e reato imputato ai giovani risale al 31 marzo scorso. Nella frazione di Adria (Rovigo) a Cavanella Po, a ridosso dell’argine del grande fiume, verso le 22 circa si è registrata una forte esplosione in un condominio di via Dogana n. 20. A seguito delle indagini si è scoperto che è stato utilizzato un ordigno esplosivo artigianale composto da una miscela di tipo pirotecnico a base di perclorato di potassio, polvere nera ed alluminio, che era stato posizionato alla base del portone del condominio. Una forte deflagrazione che ha distrutto i vetri della porta d’ingresso sita al piano terra e delle finestre del piano ammezzato, distruggendo completamente l’androne ed altre cose presenti, nonché sradicato le porte di tre dei sei appartamenti posti al primo e al secondo piano dello stabile. Tutto questo mettendo in pericolo l’incolumità dei condòmini presenti all’interno della palazzina. Fortunatamente in quell’occasione non ci sono stati feriti.

Altra esplosione a Rosolina

Gli stessi giovani sono indagati anche per reati commessi nel Comune di Rosolina il 29 luglio scorso. In quell’occasione si sono resi responsabili di possedere materiale esplosivo ed averlo lanciato in prossimità degli appartamenti del villaggio ‘Tizè’ nella località di Rosolina Mare verso le 4 di notte. Un fatto che ha generato tre esplosioni, una in direzione degli appartamenti situati a sud-est della struttura e i successivi in zona nord-est. Anche in questo caso grande paura tra gli occupanti degli appartamenti, ma senza feriti

Le indagini

In particolare, per i fatti accaduti il 31 marzo è stato ritenuto dalla Procura della Repubblica di Rovigo che nonostante la potente deflagrazione non ha avuto come conseguenza dei feriti, rimane la gravità di quanto accaduto. Un condominio dove per la maggior parte è abitato da cittadini stranieri, tra cui anche alcuni bambini. Nei confronti dei tre indagati la Procura della Repubblica di Rovigo per i fatti commessi a Cavanella Po il 31 marzo scorso ha richiesto al Gip la misura cautelare dell’arresto, per i gravi delitti contestati ed il pericolo della reiterazione di reati. Questo considerato anche dell’episodio di Rosolina mare del 29 luglio, in entrambi i casi è emerso dalle investigazioni di natura tecnica, che quanto successo avesse un movente violento, xenofobo e di una spedizione punitive.

Il passamontagna e l’auto con targa coperta

A seguito delle indagini è emerso come i giovani il 31 marzo scorso, si erano recati in auto a ridosso del condominio di Cavanella Po, con la targa coperta ed evitando i percorsi in cui sono presenti le telecamere. Inoltre, i giovani erano a volto coperto da un passamontagna, oltre in possesso di materiale esplosivo ed oggetti vari. Il giudice per le indagini preliminari ha emesso gli arresti domiciliari per detenzione e porto in luogo pubblico di ordigno esplosivo e per tentato omicidio plurimo. .