Rovigo, la docente colpita da pistola ad aria compressa: “Sono rimasta sola"

Il Ministro dell’Istruzione Valditara su Twitter: “Fondamentale il rispetto per i professori”, citando espressamente il caso di ottobre all’Itis di Rovigo

Maria Luisa Finatti la docente colpita a Rovigo

Maria Luisa Finatti la docente colpita a Rovigo

Rovigo, 04 febbraio 2023 “Sarò sempre dalla parte degli insegnanti aggrediti. Riportiamo responsabilità, serenità e rispetto nelle scuole”. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara oggi su Twitter, ritorna sui casi di violenza nelle scuole emersi in questi giorni, ponendo l’attenzione anche sul caso della docente Maria Cristina Finatti colpita alla testa da pallini esplosi da uno degli studenti dell'Itis Viola Marchesini di Rovigo.

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“Abbiamo ripristinato il concetto di autorevolezza rispetto a quello del merito, ad esempio con la circolare sui cellulari in classe. Non possiamo più accettare che mentre un professore spiega in classe, un ragazzo guardi un film o che, come è successo a Rovigo, i ragazzi filmino il docente, lo postino sul web e lo deridano. La cultura del rispetto verso gli insegnanti è fondamentale e anche verso le cose” – aveva già rimarcato il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara in un incontro a Roma l’1 febbraio. “Dopo le occupazioni delle scuole, anche a Roma - ha aggiunto il Ministro in quell’occasione - molti presidi mi hanno detto che hanno avuto danni per migliaia e migliaia di euro. Non è più accettabile che non si abbia rispetto per i beni pubblici. Quindi merito, autorevolezza, rispetto sono i valori che abbiamo cercato di immettere nella scuola italiana. Tante sono le cose che abbiamo fatto in questi primi 100 giorni ma certamente la scuola ha avuto per noi una attenzione molto particolare, è dalla scuola che cresce l'Italia. Vogliamo-conclude il Ministro Valditara – che le scuole siano un luogo dove si va a lavorare e studiare in serenità, siamo riusciti a trovare qualcosa come 1 miliardo e 200 milioni di euro da concentrare sull'edilizia, ma anche per investire sugli insegnanti tutor e personalizzare la formazione”.

La docente: “Sono rimasta sola”

La docente: “Sono rimasta sola, mi hanno tolto anche della classi” “Nessuna solidarietà dai colleghi e quella degli alunni somigliava a una condoglianza. I ragazzi sono superficiali, non li perdono. E la preside mi ha tenuto fuori da tutto, non so nulla dell'inchiesta interna. So che mi ha tolto tre classi, questo sì, di nove che ne avevo. Ho temuto che me le togliesse tutte e nove”. Si tratta delle parole amare e sconsolate della professoressa Maria Cristina Finatti, in un’intervista rilasciata oggi a Repubblica. La docente era peraltro già intervenuta anche in tv in alcune trasmissioni sulle reti nazionali.

I colpi sparati in faccia

I fatti risalgono all’11 ottobre scorso all'Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo. Qui alcuni studenti hanno sparato due colpi con una pistola ad aria compressa verso Maria Luisa Finatti, docente di scienze e biologia, la quale è rimasta ferita lievemente alla testa, mentre un altro giovane alunno riprendeva tutto con il cellullare. Nelle scorse settimane, a distanza di tre mesi, la docente assistita dai legali Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, ha formalizzato un esposto al Tribunale dei minori per lesioni, oltraggio, diffamazione e atti persecutori. A seguire ha parlato anche l’avvocato Nicola Bergamini, legale di un alunno 14enne tra i responsabili di quanto accaduto in classe l’11 ottobre, sostenendo come: “Il mio assistito dopo i fatti si è subito autodenunciato, chiedendo di uscire dall’aula per presentarsi spontaneamente dalla preside per assumersi le proprie responsabilità. Il ragazzo ha espresso poco dopo le scuse a livello personale alla docente, anche da parte dei genitori, sia verbalmente e scritta, questo a più riprese”. Il 24 gennaio scorso, invece, il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha incontrato la preside dell’istituto di istruzione superiore ‘Viola-Marchesini’ di Rovigo, Isabella Sgarbi. La dirigente rodigina è stata invitata a Roma per approfondire lo stato dei fatti avvenuti l’11 ottobre scorso.