Cna Rovigo, a rischio altri 22 dipendenti

Licenziato l’ex direttore Monini, continua la crisi dell’associazione

Cna, licenziato l’ex direttore Monini (Foto Donzelli)

Cna, licenziato l’ex direttore Monini (Foto Donzelli)

Rovigo, 5 febbraio 2019 - Ancora tagli di posti di lavoro alla Cna polesana. Questa volta, a rischio ci sono infatti altri 22 dipendenti. Il 20 dicembre scorso si è  infatti aperta la procedura di mobilità (licenziamento collettivo) per 52 esuberi, ossia tutti gli attuali dipendenti della sede della Cna polesana. Le trattative sindacali sono riuscite a ridurre il numero degli esuberi a 22.

Ieri però sono scaduti i 35 giorni dall’apertura della procedura previsti dalle legge e dunque i sindacati si avviano ad aprire il tavolo di crisi in Regione per evitare  il dimezzamento del personale dell’associazione nazionale polesana degli artigiani. 

Una settimana fa, anche l’ex direttore Alessandro Monini declassato la scorsa primavera ad un ruolo digirenziale, sarebbe infatti stato improvvisamente licenziato. Un duro colpo per Monini alla guida dell’associazione dal 2007. Nel 2018 i licenziamenti che hanno colpito la Cna di Rovigo sono stati 16. L’organico complessivo era infatti inizialmente di 65 dipendenti. Di questi 10 erano in carico alla Cna direttamente, 46 al Caf e 6 ad un’altra società, Cesap. A dicembre, i dipendenti erano dunque rimasti una cinquantina. Con il precedente taglio, a casa sono rimaste persone di 50-55 anni con venti o trent’anni di esperienza alle spalle.

Per tentare di mantenere inalterata la pianta organica, in passato, erano stati chiesti anche sacrifici economici ai lavoratori. Ora però i nodi sembrano arrivati al pettine e i licenziamenti non sembrano arrestarsi. A Rovigo potrebbe infatti restare solo un ufficio fiscale, almeno fino ai prossimi ulteriori tagli. L’alternativa pare sarebbe stata la chiusura definitiva dell’associazione tra qualche anno. Sono ormai troppi anni che il bilancio non viene chiuso in positivo.

La struttura interna è molto articolata con una forte presenza, anche fisica, sul territorio. Oltre alle due sedi di Rovigo, ce ne sono una a Lendinara, una a Castelmassa, Occhiobello, Adria e Porto Viro.

Fino  ad una decina di anni fa  le aziende di artigiani socie della Cna in provincia di Rovigo erano 2 mila e 600 circa. Ben 500 hanno però abbandonato l’associazione a cause di chiusure o fallimenti. E moltissime di quelle rimaste hanno problemi interni a cui far fronte, faticano a pagare i contributi, i propri dipendenti e i fornitori. La quota associativa diventa l’ultimo di tanti problemi. Così il protrarsi della crisi bussa anche negli uffici dell’associazione che proprio in Polesine vanterebbe un radicamento molto maggiore, in proporzione, rispetto al resto del Veneto. Cna, utilizzando finanziamenti regionali, fino a qualche anno fa organizzava corsi di formazione all’interno delle aziende. Ma la Regione ha ridotto i trasferimenti e quindi anche l’associazione di artigiani ne ha risentito.