Genesi della nuova cattedrale . Tra il Po e il castrum bizantino su impulso del vescovo Landolfo

La prima fu la chiesa di San Giorgio, la svolta dopo il terremoto del 1116-1117: tra ragioni religiose e di sicurezza militare, si decise di erigere una nuova costruzione nel sito attuale.

Genesi della nuova cattedrale . Tra il Po e il castrum bizantino su impulso del vescovo Landolfo

Genesi della nuova cattedrale . Tra il Po e il castrum bizantino su impulso del vescovo Landolfo

La prima cattedrale di Ferrara è stata la chiesa di San Giorgio, oggi situata al limite sud orientale della città nell’antico borgo omonimo fuori le Mura, dove intorno alla metà del VII secolo era stata trasferita la sede vescovile. Dopo il terremoto del 1116-1117, la grande distruzione insieme a ragioni religiose, politiche, urbanistiche e di sicurezza militare, inducono ad erigere una nuova cattedrale nella zona del borgo nuovo, a est dell’antico castrum bizantino e a nord del corso del Po, luogo in cui si stava addensando la crescita edilizia di Ferrara su terreni appositamente bonificati. L’importantissima scelta nata nel pieno dello scisma anacletiano e nel contesto di un’operazione politica che vede i ferraresi passare dal partito papale a quello di Innocenzo II, ha come protagonisti il vescovo Landolfo, il Capitolo, i consoli e le famiglie capitaneali del libero Comune uniti nella volontà di ottenere una propria utonomia religiosa e politica dalla Chiesa Metropolitana di Ravenna in favore di una totale dipendenza da quella di Roma. Il 30 settembre 1132 a Pisa, Papa Innocenzo II consegna al vescovo, ai consoli e al popolo di Ferrara, il “Breve” di concessione per la costruzione della nuova Cattedrale. Tra il 1133 e il 1136 il cantiere della basilica è già aperto ed è iniziata la prima fase dei lavori. L’altare maggiore viene consacrato l’8 maggio 1177. La cattedrale romanica di Nicolaus si presentava in origine a cinque navate, con una terminazione ad abside unica affiancata da due torri; le navate interne, scandite da pilastri alternati a colonne oggi inglobati nella struttura di rifacimento settecentesca, erano state ricoperte da un soffitto azzurro con stelle d’oro. L’arco trionfale della zona del presbiterio, era adornato con un mosaico raffigurante angeli e profeti a corollario dell’immagine della Madonna alla quale la Cattedrale era stata inizialmente dedicata. L’assetto attuale dell’edificio è frutto dell’avvicendarsi nei secoli di aggiunte, modifiche e restauri che ne hanno variato l’aspetto esterno e completamente mutato quello interno. Gli interventi più significativi sono stati in epoca quattrocentesca con la realizzazione dell’abside di Biagio Rossetti; in epoca seicentesca con il transetto dovuto a Luca Danese fino alla totale ristrutturazione condotta da Francesco Mazzarelli negli anni 1712 - 1728.