Marco Amelio (Ascom): "Arte, fede, spiritualità. Ora puntiamo anche sul turismo religioso"

Il presidente: "La riapertura, passaggio importante nel superamento del terremoto. Dobbiamo ragionare come filiera, i benefici economici ricadono non solo sul centro storico ma su tutto il territorio".

Marco Amelio (Ascom): "Arte, fede, spiritualità. Ora puntiamo anche  sul turismo religioso"

Marco Amelio (Ascom): "Arte, fede, spiritualità. Ora puntiamo anche sul turismo religioso"

"La riapertura della cattedrale rappresenta un momento molto importante e simbolico, anzitutto sul piano dei valori e della fede ma anche su quello della cultura". Marco Amelio, presidente di Ascom (l’associazione dei commercianti e più in generale del terziario) risponde con entusiasmo alle domande sull’evento più significativo di questo periodo per la città, anzi per il territorio. "La riapertura, aggiunge, è importate anche perché porta un ulteriore fondamentale tassello sulla strada del superamento del terremoto".

E ancora: "E’ un simbolo di apertura verso la comunità, insomma di festa per l’intera città". Fede e spiritualità, dunque, ma anche arte: l’antico, splendido Duomo (costruito nel XII secolo) è infatti mèta, tradizionalmente, di turismo con ospiti da ogni parte (del mondo). E il turismo è uno dei capisaldi dell’interesse e dell’attività di Ascom; al riguardo, Amelio aggiunge che c’è un settore specifico di questo comparto, in forte ascesa: è il turismo religioso. Va da sé che il terziario, soprattutto per una città come Ferrara non esattamente vocata alla produzione, sia in qualche modo strategico.

Di qui la necessità di curarlo e farlo crescere ma "Dobbiamo ragionare come filiera. Alle sue spalle opera una società complessa" che in definitiva deve procedere unita. I benefici economici ricadono non solo sul centro storico ma su tutto il territorio. Certo i problemi, nel settore, non mancano: chiudono troppi negozi: "Sì, il sistema è un po’ sofferente" ammette, ma bisogna guardare avanti e individuare risposte adeguate alle cause che portano allo spopolamento, in tutti i sensi, dei centri storici. E’ un fenomeno, questo, che scompagina la stessa identità del luogo che senza i negozi può assumere un aspetto diverso, non certamente più colorato. "E diventa meno sicuro e meno attraente". Senza contare lo stesso deprezzamento del valore degli immobili in un contesto più degradato. La battaglia, in definitiva, non è solo dei commercianti ma più in generale della società. Infatti, spiega Amelio, le cause della desertificazione sono tante, "ad esempio il calo demografico e la minore disponibilità economica delle famiglie anche se supportate dal costante calo dell’inflazione".

Fra le risposte, suggerisce il presidente di Ascom (3.000 aziende socie), c’è il processo di rigenerazione urbana con il Pug (il Piano urbanistico generale) del Comune che ridefinisce il territorio ogni 20-25 anni, rispetto al quale i commercianti hanno presentato interessanti osservazioni. Fra gli obiettivi figurano un migliore rapporto fra centro e periferie e la crescita di una "comunità di vicinato". Importanti risorse economiche possono poi essere richieste, ricorda Amelio, attraverso la nuova legge regionale sull’economia urbana finalizzata alla rivitalizzazione delle unità commerciali e all’impiego del marketing. Ma non basta: con Comune e Camera di Commercio si sta cercando di ridurre i canoni di locazione dei negozi senza dimenticare le attese delle proprietà, il tutto sperando in una rapida regolamentazione nazionale che abbia come perno la cedolare secca. Lo sviluppo del commercio è anche legato a situazioni più generali, rileva il presidente; in particolare alla presenza delle infrastrutture, tema ancora "caldo" per la nostra provincia dove da decenni, ad esempio, si parla di Cispadana.

"Indispensabile, aggiunge il presidente, sarà un collegamento più stretto con Aeroporto di Bologna, interporto e porto di Ravenna. La già citata crisi demografica a sua volta invoca soluzioni: "L’invecchiamento richiede nuovi e più diffusi servizi. Con il fenomeno migratorio bisogna essere pragmatici". E ancora: "Bisogna incentivare i giovani: la Camera di Commercio ha attivato interessanti bandi". Quanto infine ad Ascom, Amelio sottolinea la diversificazione dell’ attività di sostegno e di consulenza e dunque il positivo allargamento verso settori non tradizionali con nuove collaborazioni a favore di Terzo settore e associazioni sportive con le quali sarà organizzato un interessante convegno il 27 marzo mentre il 9 aprile è in programma un incontro sullo sviluppo urbano.