LORENZO LONGHI
Eventi e Fiere

Tutti in ritiro, calcio fa rima con montagna

Modena, Carpi, Cittadella, Pistoiese, Bologna Primavera: diversi club anche questa estate hanno scelto le nostre località ad alta quota

Modena, Carpi, Cittadella, Pistoiese, Bologna Primavera: diversi club anche questa estate hanno scelto le nostre località ad alta quota

Modena, Carpi, Cittadella, Pistoiese, Bologna Primavera: diversi club anche questa estate hanno scelto le nostre località ad alta quota

Nonostante, negli ultimi anni, diverse società calcistiche – Juventus, Milan e Inter fra le altre – abbiano scelto di non disputare più i propri ritiri estivi in altura, ma sotto il sole, e nel caldo opprimente, dei rispettivi centri sportivi alle porte della città, portare le squadre a svolgere la fase di ripresa della preparazione in montagna resta ancora la scuola di pensiero prevalente tra i club professionistici, e non solo. E le località del nostro Appennino, dove le strutture non mancano e sono rodate da anni di frequentazioni calcistiche, anche questa estate sono state capaci di attirare diversi club: il Modena sta preparando la prossima stagione di Serie B a Fanano (vi rimarrà fino a domenica 3 agosto), il Carpi salirà a breve a Fiumalbo (dal 28 luglio al 5 agosto), la Cittadella Vis Modena lavora da alcuni giorni a Sestola (dove resterà fino al 26 luglio) per allenarsi in vista del campionato di D. Scendendo di categoria, Sestola è stata scelta anche dal Terre di Castelli (Eccellenza), che darà il cambio proprio alla Cittadella e andrà in Appennino dal 4 al 9. I club della provincia, insomma, non tradiscono, ma attenzione, non sono i soli: da lunedì 28 luglio a domenica 3 agosto la Pistoiese sarà in ritiro a Pievepelago, dove, in questi giorni, è in ritiro la Primavera del Bologna.

La storia, del resto, non mente, e racconta che, negli anni, a Sestola si sono visti anche il Palermo (ai tempi di Guidolin allenatore e del bomber Luca Toni, che di fatto giocava in casa), il Parma e, a lungo, anche il Bologna, specie negli anni in cui l’allenatore era Renzo Ulivieri, che nel ritiro di Sestola, nel 1997, vide salire anche Roberto Baggio, portando l’invasione dei tifosi rossoblù. Fanano ha ospitato, in passato, anche il Prato, mentre il Pisa ha più volte scelto Fiumalbo, mentre il Modena si è visto negli anni, per alcuni giorni, anche a Montefiorino (dove si è allenato anche il Sassuolo Femminile), mentre Pievepelago venne scelta anche dal Livorno, alcuni anni fa. Senza contare che la provincia reggiana, da Toano (dove sono in ritiro i granata) a Carpineti (che negli anni ha ospitato anche il Sassuolo), ha anch’essa location più che adatte. Una lista, questa, peraltro non completa, perché al di sotto delle categorie più importanti, e anche a livello giovanile, le settimane di ritiro si sprecano, ma non è questo il punto.

Il punto è che tra clima, strutture, ospitalità e capacità di dare alle società quello che chiedono, in una fase così particolare e dirimente della loro stagione, il nostro Appennino sa ancora dire la propria. E, in questo modo, oltre all’immagine proiettata (il calcio, specie quello professionistico,ha una visibilità mediatica che si riverbera positivamente sulle località), si garantisce le presenze di tifosi e appassionati che possono scegliere la via ’stanziale’, prenotando in loco per l’intero periodo di ritiro delle loro squadre e approfittandone per una vacanza, o quella mordi e fuggi, in occasioni dei test amichevoli. Che, nel programma, prevede sempre almeno una sosta al ristorante, se non due, pranzo e cena: dopo tutto, anche lì l’Appennino ha diverse frecce al proprio arco, e ne vale sempre la pena.

Lorenzo Longhi