Il terminal container punta sull’intermodalità

Il Tcr offre servizi settimanali e molteplici per Melzo, Marzaglia e Segrate. In collaborazione con Medlog il ’fast corridor’

La crescente attenzione ai temi della sostenibilità intesa non solo come sensibilità verso i temi ambientali, ma come approccio di lungo periodo allo sviluppo economico e sociale, rende necessaria un’accelerazione del cambiamento; e T.C.R. non si è fatta trovare impreparata.

L’attenzione da parte del comparto logistico riposta sul tema dell’intermodalità è sempre stata accolta da T.C.R. come uno stimolo a strutturare e migliorare le offerte sia infrastrutturali che di servizi, offrendo ampie soluzioni e copertura di collegamenti su più aree.

Il Terminal ravennate dispone all’interno delle proprie aree di un impianto ferroviario con 5 binari da 420 metri cadauno e 2 carri ponte, completamente dedicati al carico e scarico treni, e che operano su un area di stoccaggio interamente dedicata alle attività rail, soluzione che rende il flusso operativo più fluido e veloce, vicino ai servizi a valore aggiunto offerti alla merce (magazzino, pesa, controlli doganali, ecc.)

I servizi intermodali offerti sono settimanali e molteplici per Melzo (Milano), Marzaglia (Modena) e Segrate (Milano).

In ottica di miglioramento del servizio offerto e di supporto alle aziende emiliane importatrici, T.C.R. ha recentemente attivato, in collaborazione con l’operatore intemodale Medlog, un fast corridor RavennaMarzaglia. Tale opzione porta un valore aggiunto notevole a tutta la filiera logistica: i container, una volta sbarcati al Terminal Container Ravenna, vengono caricati direttamente su treno. I controlli sulla merce non avverranno più in porto, ma presso il polo logistico di destinazione, con un’importante riduzione dei tempi di sosta portuale, dei relativi costi e delle tempistiche di consegna a destino. Questo aspetto fortifica ulteriormente il rapporto di interscambio commerciale tra il Terminal Container Ravenna e le aree di produzione delle aree produttive dell’Emilia, aspetto evidenziato anche nella Fiera Farete a Bologna dai presidenti di Confindustria Caiumi e Bozzi e dal presidente di T.C.R. Giannantonio Mingozzi all’interno della presentazione dello studio SRM sulle potenzialità del Porto di Ravenna, studio che ha riportato il crescente utilizzo del porto di Ravenna da parte delle imprese regionali.

Ma Ravenna offre un ulteriore servizio strategico, che fa di T.C.R. uno snodo intermodale europeo e per l’interscambio NordSud, avvicinando le aree dell’Egitto, Libano, Turchia, Israele e Cipro alle aree industriali europee di Austria, Germania ed Olanda.

Il collegamento è reso possibile grazie ai servizi ferroviari offerti dall’ MTO del Gruppo Contshipitalia, che collegano Ravenna, attraverso il terminal RHM locato a Melzo (Milano), alle importanti aree produttive del centro e nord Europa.

Infatti nei primi 10 mesi del 2022 T.C.R. ha registrato una crescita importante del traffico intermodale, come evidenziato dal direttore generale Milena Fico. Via treno sono stati lavorati 14.800 container rispetto ai 5.800 dello stesso periodo nel 2021, con un numero complessivo di 490 treni rispetto ai 275 dell’anno precedente.