Nasce il comitato scientifico per il restauro del Nettuno

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Bologna, la fontana del Nettuno sotto la neve (FotoSchicchi)

Bologna, la fontana del Nettuno sotto la neve (FotoSchicchi)

Bologna, 2 giugno 2015 –  Nasce il Comitato scientifico per il restauro della fontana del Nettuno. Istituito con una delibera della giunta comunale, vede, come presidente, il sindaco Virginio Merola. (Il Comune ha dato il via alle donazioni, stanziato 200mila euro per il restauro, dal costo stimato in 7-800mila euro). Fra i membri del comitato è stato indicato Andrea Cangini, direttore del Carlino: il nostro giornale ha lanciato una sottoscrizione pubblica e la campagna ‘Salviamo il Gigante’ per raccogliere i fondi necessari al restauro.

Gli altri membri del comitato sono: Giacomo Capuzzimati (direttore generale del Comune), Gisella Capponi (direttore dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro), Lorenzo Sassoli de Bianchi (presidente dell’Istituzione musei), Gianna Gaudini (soprintendente ai Beni architettonici e paesaggistici) e Graziella Polidori, sua collaboratrice, Marco Gaiani (ordinario di Disegno all’Alma mater, dipartimento di Architettura, Scuola di Ingegneria e architettura), Piero Orlandi (responsabile Servizio Beni architettonici e ambientali - Ibc). Il comitato scientifico, si legge nella delibera, «sarà supportato da una struttura tecnica del Settore Edilizia e patrimonio (dipartimento Cura e Qualità del territorio), coordinata, in ragione delle specifiche competenze», dall’architetto Manuela Faustini Fustini, responsabile dell’Unità edilizia e ambiti urbani storico monumentali.

La partecipazione al Comitato scientifico per il restauro del Nettuno, precisa il documento, «non prevede nessuna forma di rimborso spese». La partecipazione ai lavori del Comitato è infatti «a titolo di collaborazione istituzionale gratuita». Il restauro di uno dei monumenti simbolo della nostra città riguarderà non soltanto i bronzi del Giambologna, ma anche i marmi della vasca, l’impianto idrico (che alimenta novanta getti d’acqua, oggi quasi tutti spenti) e l’impianto di illuminazione.

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