Carceri del Veneto, sovraffollamento record. Suicidi triplicati, impennata di arresti per omicidio

Il tasso di occupazione delle celle è del 134%, con punte del 160% a Verona e Treviso. Sovraffollato anche l’istituto minorile di Treviso. Ecco cosa emerge dalla relazione del Garante

Venezia, 8 maggio 2024 – Quasi triplicati i suicidi nelle carceri del Veneto. A dirlo sono i gli ultimi dati resi noti in consiglio regionale: nel 2023, i detenuti che si sono tolti la vita sono passati da 3 a 8 in un anno, l'11.6% sul totale della popolazione carceraria. Tutti uomini dai 26 ai 50 anni, che si sono uccisi impiccandosi, mentre tra i tre dell'anno precedente c’era anche una giovane donna di 28 anni.

È una fotografia allarmante quella emersa dalla relazione del Garante regionale dei diritti della persona, presentata e approvata nell’ultima seduta del consiglio regionale. Tra le ragioni dei suicidi, incide anche un sovraffollamento da record. Ma non solo. In tutto il Veneto sono aumentati i reati (+8%), con una impennata di omicidi del 23%.

Sovraffollamento record

La capienza regolamentare dei nove istituti penitenziari veneti è di 1.947 detenuti, ma sono 2.600 i carcerati stipati nelle celle, con un tasso di affollamento del 134%. Con picchi del 160% a Verona e Treviso.

Un sovraffollamento da record: 16 punti sopra la media nazionale e inferiore solo a Friuli-Venezia Giulia, Lombardia e Puglia. Tra le persone che sono attualmente in cella, 622 (di cui 324 stranieri) sono in attesa di condanna definitiva. A colpire è anche il dato della popolazione straniera, che nelle carceri venete raggiunge il 51,42%, uno dei dati più alti in Italia.

Carcere minorile di Treviso

Sovraffollato anche il carcere minorile di Treviso: sono in 15 i giovanissimi carcerati, a fronte di sili 10 posti. Una situazione che dovrebbe migliorare con il trasferimento di alcuni minori alla nuova struttura di Rovigo.

Polizia penitenziaria: mancano 248 agenti

Se rimane cronica e trasversale a tutti gli istituti di pena la carenza di agenti della polizia penitenziaria – sotto organico di 248 unità – risulta particolarmente evidente a Treviso, Verona, Venezia e Padova.

Un quadro preoccupante che fa il paio con un altro dato che ha caratterizzato la dinamica criminale della regione: dopo due anni di flessione, tra luglio 2022 e luglio 2023 si è riscontrato un aumento dell'8% dei reati, con una impennata di omicidi del 23%.