Covid Veneto, 29 luglio: esplodono i contagi con 737 nuovi casi. A Verona 228 positivi

Sette i decessi comunicati oggi dall'Unità di crisi regionale, la provincia più colpita è quella di Verora, seguita da Padova (103), Vicenza (92), Venezia (69), Rovigo (39)

Vaccino Covid

Vaccino Covid

Venezia, 29 luglio 2021 - Sono cresciuti del 60,3% nell'ultima settimana i nuovi casi Covid in Veneto, che ora sono 214 ogni 10mila abitanti. E oggi la curva dei contagi ha fatto un altro balzo in avanti con 737 nuovi positivi e 7 decessi rispetto a ieri quando i casi erano 544 in tutto il territorio regionale. La provincia più colpita è quella di Verona con 228 casi, seguita a ruota da Treviso (175), Padova (103), Vicenza (92), Venezia (69), Rovigo (39), Belluno (17).

Il totale degli infetti dall'inizio dell'epidemia sale a 434.908, quello dei decessi a 11.641. I soggetti positivi attualmente in isolamento salgono sono 11.165, con 465 persone in più rispetto al bollettino comunicato ieri dall'Unità di crisi regionale. Il dato positivo arriva invece dai ricoveri ospedalieri: sono oggi 147, 28 in meno rispetto a ieri, i posti occupati da malati Covid nei normali reparti medici, mentre i pazienti in terapia intensiva sono 18, uno in meno rispetto al giorno precedente.

Il monitoraggio della Fondazione Gimbe

Secondo i risultati del monitoraggio indipendente avviato in 40 province italiane della Fondazione Gimbe, realtà che si occupa della formazione in ambito sanitario, nell'ultima settimana l'andamento dei contagi in Veneto è schizzato al 60,03%. La crescita di questa quarta ondata del virus è comunque inferiore a quella media italiana, che si attesa su un +64,8%.

I nuovi malati, nella settimana monitorata, impattano ancora in modo molto limitato sulle ospedalizzazioni, con un +2% sia per i ricoveri in area medica, sia nelle terapie intensive. Sulle vaccinazioni, resta ancora alto, secondo Gimbe, il numero di over 60 che non ha ancora ricevuto una dose di siero, il 9,6%, anche se nella classe d'età 60-69 il 75,9% ha già completato il richiamo. Tra i giovanissimi, 12-19 anni, il 73,7% non si è ancora presentato in un centro vaccinale.

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Intanto, sulle sospensioni di medici e sanitari che non si sono ancora vaccinati, Zaia ieri ha fatto sapere che "la situazione si è chiarita: a livello nazionale gli assessori alla salute delle Regioni hanno deciso che si va avanti". Quanto ai provvedimenti già in corso in regione, Zaia ha spiegato che "non c'è solo Vicenza, vi sono anche le altre Usl che hanno inviato lettere di contestazione, offrendo date per la vaccinazione. C'è anche chi si sta vaccinando, attendiamo. L'invito è a non farne una guerra di religione e di fare la vaccinazione, sarebbe un bel segnale".

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